
Basta guardare le immagini sempre aggiornate del satellite Meteosat per rendersi conto del peggioramento che interessa già la Penisola Iberica dove si sono verificate inondazioni in Andalusia che fa, purtroppo, anche la conta di alcuni morti a causa del maltempo. Sull'area si sta abbattendo un ciclone atlantico molto intenso denominato dagli esperti "Martinho", una tempesta che provocherà piogge anche alluvionali ma che non raggiungerà direttamente l'Italia pur innescando una fase piovosa molto intensa.
Traiettoria ed effetti del ciclone
Per la giornata di giovedì 20 marzo le coste portoghesi saranno sferzate da venti che soffieranno con raffiche anche superiori ai 100 Km/h mentre continueranno a formarsi forti temporali che si sposteranno anche sulla Spagna occidentale. "L'ingente quantità di pioggia prevista in pochissime ore potrebbe causare le tanto temute alluvioni lampo specie nella parte centro meridionale del Portogallo e nelle regioni Sudoccidentali della Spagna", fanno sapere gli esperti de Ilmeteo.it.
Le conseguenze sull'Italia
Se la giornata odierna e quella di venerdì 21 marzo saranno ancora buone su tutto il Paese con prevalenza di cieli poco nuvolosi, la parte più avanzata del ciclone avanzando verso ovest favorirà lo scontro tra masse d'aria completamente diverse, quella più fredda atlantica e quella più mite e umida proveniente dal Nord Africa "aumentando, di conseguenza, il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e pericolose grandinate tra sabato 22 e domenica 23 marzo".
Le regioni più esposte
Come abbiamo visto nelle ultime ore, gli esperti spiegano che questo ciclone pur non raggiungendoci direttamente sarà in grado di colpire soprattutto le regioni settentrionali e tirreniche con Liguria, Toscana e Friuli Venezia-Giulia più esposti ai fenomeni intensi a causa delle correnti meridionali e dell'orografia del territorio che in alcuni casi esalterà le precipitazioni. Meteo diverso all'estremo Sud che sarà protetto dall'anticiclone africano in grado di far aumentare le temperature su valori ben superiori ai 20°C soprattutto in Sicilia.
Il "fiume" atmosferico
Nel fine settimana il nostro Paese sarà investito da quello che gli esperti chiamano "fiume atmosferico" ("atmospheric rivers" in inglese) con il quale si fa riferimento a un intenso flusso umido a basse e medie quote della troposfera (1000-3000 metri d'altezza), "che trasferisce enormi quantitativi di vapore acqueo, dalle latitudini tropicali (Africa sub-sahariana) fino all'Europa.
Dobbiamo immaginarli come dei corridoi di aria molto umida, spesso molto stretti, richiamati dai singoli cicloni extratropicali", spiega Mattia Gussoni. Da qui il possibile sviluppo di forti e autorigeneranti temporali che andranno monitorati con molta attenzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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