Sull'Italia si abbatte il ciclone Medusa: cosa succede al meteo

L'Italia sta per entrare in una fase di maltempo a causa di un ciclone in arrivo dall'Atlantico: ecco le aree più colpite e quale sarà la durata

Sull'Italia si abbatte il ciclone Medusa: cosa succede al meteo
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Ultime 24 ore di bel tempo poi, dopo molte settimane di stasi atmosferica, le condizioni meteorologiche cambieranno radicalmente a causa del ciclone Medusa che dall'Atlantico entrerà con forza sul Mediterraneo. Si prospettano alcune giornate di maltempo con piogge, temporali, nevicate sulle Alpi ma soprattutto un netto calo termico anche dell'ordine di 15°C rispetto ai valori attuali.

Il meteo del week end

Se la giornata di sabato vedrà ancora bel tempo e caldo al Centro-Sud, i primi cambiamenti si faranno strada dal Nord-Est mentre da domenica 15 ottobre correnti più fresche avranno il merito di provocare un calo termico sul Triveneto e le zone adriatiche centro-settentrionali con qualche fenomeno sparso. Nulla da segnalre, per adesso, sulle altre zone d'Italia ma l'anticiclone africano sta per battere in ritirata.

Autunno al via: arriva il ciclone

Lunedì 16 avremo un netto crollo termico al Nord dove, durante il giorno, si farà fatica ad arrivare a 15-16°C (oggi le massime sono ancora di 28°C) mentre "il Centro sarà interessato da un primo fronte perturbato pilotato dal ciclone Medusa che dalla Spagna si avvicinerà minacciosamente all’Italia. Il Sud invece sarà ancora protetto dall’anticiclone e quindi continuerà a vedere un tempo stabile e soleggiato", ha spiegato Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it. L'esperto spiega che i primi due giorni della settimana provocheranno piogge e temporali soprattutto al Centro ma da mercoledì anche al Nord con precipitazioni abbondanti e sotto forma di nubifragio. La diminuzione termica sarà ormai realtà con mezza Italia che non supererà i 20°C nemmeno durante le ore centrali della giornata. Ancora in attesa Sud e Sicilia dove il cambiamento meteo sarà più lento e graduale.

Il ruolo dell'acqua del mare

L'energia accumulata a ottobre dai nostri mari potrà avere un ruolo decisivo nell'esaltare i fenomeni durante il passaggio del ciclone. "A causa delle temperature ancora piuttosto elevate delle acque superficiali dei nostri mari e dallo scontro tra masse d'aria diverse, non si può escludere il rischio della formazione di imponenti celle temporalesche in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d'acqua e grandine", ha aggiunto l'esperto. Il calo termico, come detto, provocherà nevicate anche al di sotto dei duemila metri di quota sulle Alpi.

Ma quanto durerà questa fase instabile? La risposta è molto a lungo: non pioverà tutto il tempo ma si prevede una seconda parte di ottobre

piuttosto movimentata con acquazzoni e meteo variabile ma soprattutto l'assenza dell'anticiclone africano che è rimasto ben saldo praticamente per gran parte di settembre e la prima metà di ottobre.

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