I punti chiave
"Eppur si muove": la celebre frase pronunciata da Galilei si può adattare alle grandi manovre su scala emisferica che potrebbero riportare il vero inverno anche dalle nostre parti. La fase meteo che stiamo vivendo, a inizio febbraio, è tutt'altro che invernale soprattutto al Centro-Sud con temperature superiori alle medie del periodo e giornate relativamente miti.
Freddo artico punta l'Italia
Per comprendere cosa potrà accadere nei prossimi giorni va detto che l'alta pressione delle Azzorre che per qualche giorno ci terrà compagnia ha tutta intenzione di spostarsi fin sull'Islanda: come capita sempre in questi casi, il movimento opposto sarà una discesa di aria artica che attraversando l'Europa potrebbero giungere fin sulle nostre regioni. "L'ipotesi è che dal 9/10 febbraio in avanti una massa d'aria fredda di origine artica pilotata da un ciclone centrato tra Finlandia e Russia possa scivolare dapprima verso l'Europa centrale-orientale, per poi puntare anche l'Italia", spiega Mattia Gussoni de Ilmeteo.it.
Neve e gelo
Sottolineamo che, come sempre quando si parla di previsioni a medio-termine (superiori ai 5 giorni) bisogna prendere tutto con le pinze perché basta poco e gli scenari possono cambiare. Fatta questa doverosa precisazione, al momento, i segnali del ritorno a condizioni fortemente invernali sull'Italia ci sono: a quel punto bisognerà aspettarsi temperature al di sotto delle medie, nevicate a quote molto basse e minime inferiori allo zero quantomeno al Nord.
Nuovo maltempo invernale
"Successivamente, entro la metà del mese, la nostra attenzione si concentra sul comparto Nord Atlantico dove potrebbe prendere vita una vasta depressione, sospinta da correnti instabili, pronta a investire dapprima la Penisola Iberica per poi approfondirsi (profondo ciclone) sul bacino del Mediterraneo", afferma l'esperto. Per un bel po' di tempo, quindi, nessun anticiclone sul Mediterraneo che diventerebbe la sede di incursioni fredde e perturbate con tutti i risvolti del caso. Il nostro Paese sarebbe inglobato in quella che viene chiamata "azione a tenaglia" con freddo e gelo da un lato e una perturbazione dall'altro lato.
Impossibile, al momento, conoscere i dettagli di questa fase di maltempo e dove colpirerebbero maggiormente i fenomeni ma in pole position c'è tutto il Centro-Nord almeno nella fase iniziale. "Viste le temperature molto fredde potenzialmente presenti sull'Italia, la neve potrebbe tornare fino a quote molto basse se non in pianura", aggiunge Gussoni.
Perché non si può stabilire, sin da adesso, quali saranno le zone più a rischio è presto detto: tutto dipenderà dai minimi di bassa pressione che si formeranno sui nostri mari. Soltanto a quel punto avremo un quadro chiaro e dettagliato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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