La Milano del dopo automobile

Moshe Safdie è uno dei grandi architetti che si occupa da sempre dei nuovi scenari per la città, scenari per una città «intelligente». Un personaggio attento a questi problemi, come Carlo Ezechieli, lo ha intervistato sul tema della città dopo l'automobile: «Se guardiamo alle città degli anni passati, afferma l'architetto, possiamo vedere che ogni trasformazione della forma urbana è stata legata a qualche forma di rivoluzione dei trasporti: tram elettrici nei primi insediamenti suburbani; ascensori all'interno dei grattacieli». È l'automobile, che, ovviamente ha polverizzato ogni barriera, sparpagliando per la campagna nuovi sviluppi residenziali. Come molte rivoluzioni, le cause, e certamente gli effetti, di questa trasformazione sono stati compresi solo in minima parte.

Continuando a costruire e a modellare le nostre città, dobbiamo porci una domanda: quale sarà la prossima rivoluzione dei trasporti e quale sarà il suo effetto sul nostro modo di vivere? Cosa sarà della città dopo l'automobile?. Ecco allora spuntare la «Utilità Car» (U-cars), vale a dire non un bene privato ma un bacino di veicoli messi a nostra disposizione per ore, settimane, giorni. Ipotesi intelligente per una Milano intelligente.

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