Da quando sono andato in pensione, poco più di un anno fa, ho ripreso unabitudine che avevo da adolescente: quella di andare per musei. Perciò ho letto con grande attenzione linchiesta di Lucia Galli pubblicata sulle pagine milanesi del Giornale. Complimenti. Sono perfettamente daccordo. Purtroppo da quando avevo sedici-diciassette anni (oggi ne ho 61) le cose sono cambiate assai poco. Abbiamo - nei nostri musei - capolavori darte inestimabili ma spesso, troppo spesso, non sappiamo valorizzarli. Ci sono quadri, sculture che da soli reggerebbero il peso di unintera sala di museo e che invece sono circondati da altri capolavori, troppi. Si finisce con lapprezzarli di meno. Ho limpressione che i musei siano un po lo specchio dellItalia, bravissima a nascondere le proprie qualità e a mettere in mostra i propri limiti e difetti. Del resto ai nostri politici della cultura non è mai importato più di tanto. Non a caso a Milano manca lassessore alla cultura da parecchi mesi, la Moratti non può certo dedicarsi anche a questo e un comitato di saggi non so quanto sia in grado di affrontare e risolvere i problemi.
Lucia Galli, caro signor Bergometti, ha purtroppo fotografato con ottima pignoleria cronistica e con grande bravura, la situazione dei musei milanesi. Ed è un vero peccato che limpressione di sciatteria che si ricava visitando numerose pinacoteche sia reale. Non a caso, negli anni Sessanta, la nostra città era considerata la capitale culturale dItalia. Grazie allattività teatrale di altissimo livello, alleditoria. E ai musei che allepoca si limitavano tutti, più o meno ad ammassare ed esporre quante più opere era possibile. È paradossale che la svolta, per quanto riguarda i musei - a mio sindacabilissimo giudizio - sia arrivata proprio da un architetto friulana di nascita ma milanese di formazione culturale (si laureò al Politecnico): Gae Aulenti. Fu infatti a lei che Parigi affidò la disposizione degli spazi interni e la progettazione dei percorsi espositivi dello splendido Museo dOrsay. Da allora molti musei si sono adeguati, qualcuno anche in Italia. Milano è rimasta un po al palo.
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