Il 25 ottobre sono attesi in quarantamila. In Duomo, l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi presiederà la cerimonia di beatificazione di don Carlo Gnocchi. Il 1 marzo 1956 centomila milanesi commossi parteciparono ai funerali del sacerdote che aveva dedicato la propria vita ai mutilatini. Ora, Milano ricorderà quella figura straordinaria a più di cinquant'anni dalla morte. L'urna con le ceneri verrà portata sabato 24 ottobre nella Chiesa di San Bernardino alle Ossa, la stessa in cui la salma era stata vegliata alla fine di febbraio del '56. Il giorno dopo, don Carlo salirà sugli altari. La causa di beatificazione è durata a lungo ed è stata contrastata, ma alla fine è stato riconosciuto il miracolo operato da don Carlo negli anni Settanta: il salvataggio scientificamente inspiegabile di un artigiano bergamasco, Aldeni Sperandio, colpito da una scarica elettrica fortissima. L'uomo sopravvisse, guarì e tornò alla propria occupazione. Dopo alcuni anni di stallo, il Vaticano ha dato disco verde e don Carlo verrà proclamato beato.
Ad ottobre, un convegno ne ripercorrerà l'opera all'Università Cattolica, il 22 ottobre si terrà un concerto in suo onore alla Scala e a novembre un'orchestra composta in gran parte da disabili suonerò per lui al teatro Dal Verme. Intanto, prosegue la costruzione del museo in via Capecelatro, vicino alla stadio di San Siro, dove oggi c'è la tomba, che verrà rinnovata in un terreno adiacente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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