Un tracollo per il Pdl? Non esattamente. L'ultima tornata elettorale è stata una sonora batosta per la coalizione di centrodestra. Non c'è dubbio. Ma chi ha parlato di un tracollo del Pdl e di un conseguente tramonto del berlusconismo ha sbagliato qualche calcolo. Dati alla mano: il risultato netto del Popolo della Libertà alle elezioni comunali di quest'anno è di 171.222 voti. A cui vanno a sommarsi i 57.403 voti della Lega Nord e quelli delle dieci liste che hanno appoggiato Letizia Moratti. Dieci liste che nelle ultime elezioni, le regionali del 2010, non erano presenti ma i cui elettori, con buona probabilità, avevano scelto l'aera di centro destra. Le elezioni del 28 marzo del 2010 sono state infatti un piccolo referendum sul governo e il Cavaliere, il cui valore politico è direttamente parametrabile con quello di questa tornata. Ed è proprio analizzando i dati del comune di Milano di queste due votazioni che si scoprono delle novità. Il Pdl nel 2010 ha portato a casa 184.896 voti. Tredici mila in più di questa volta, ma senza calcolare tutti i voti che alle comunali si sono ramificati nelle varie liste civiche collegate a quella della Moratti. Per intenderci: la sola Lista Civica Milano al Centro di Terzi e Moioli ha raccolto 14.532 voti. Preferenze che alle regionali, molto probabilmente, erano confluite nel listone del Popolo della Libertà. La cosa diventa ancora più eclatante sul dato della coalizione: alle regionali la coalizione di centrodestra ha raccolto 261.859 voti, alle comunali 257.777. Sono 4082 voti di differenza. Tanti, ma non un tracollo, calcolando anche che nel 2010 i "futuristi" di Fini erano ancora elettori del Pdl, magari turandosi il naso.
La differenza sensibile è data dal numero dei votanti: nel 2010 sono stati 602.961 e quest'anno 673.185. Settantamila votanti in più. Come sono settantamila le preferenze che ha raccolto in più il centrosinistra rispetto alle regionali.
Nel 2010 la coalizione portava a casa appena 204.271 schede, quest'anno 281.494. Elettori che prima non andavano nemmeno alle urne e che, questa volta, hanno deciso di consegnare la loro scheda. Sarà quella sinistra estrema a cui tanto piace Giuliano Pisapia?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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