Afa, per 2mila nonni è allarme rosso Record di sos ai numeri del Comune

Sono 2.163 gli anziani che nei prossimi giorni saranno contattati telefonicamente dagli operatori dei servizi sociali del Comune. Si tratta degli anziani over 75, iscritti nell’Anagrafe della fragilità, che vivono soli e spesso hanno problemi di salute. D’altronde ieri il termometro ha sfiorato i 36° e oggi dovrebbe arrivare a 38° con una temperatura percepita di oltre 40°. I servizi sociali li chiameranno uno a uno, per sincerarsi che stiano bene e intervenire in caso di necessità. Una tappa fondamentale del «Piano anticaldo» messo in atto da Palazzo Marino, nel corso della quale i centri territoriali per gli anziani finora hanno ricevuto 23.586 richieste di intervento. Il Comune attraverso gli operatori dei servizi territoriali ha portato a termine 29.134 prestazioni. I dati sono stati comunicati ieri dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Mariolina Moioli, durante il sopralluogo alla nuova residenza protetta per anziani di viale Jenner. L’uscita dell’assessore Moioli è avvenuta proprio in una delle giornate più calde di un’estate decisamente torrida. E che si sta rivelando particolarmente difficile soprattutto per gli anziani, come dimostra il fatto che le richieste di intervento hanno già superato quelle registrate l’estate scorsa fino al 31 agosto, ultimo giorno del Piano anticaldo: in tutto erano state 22.700, cioè 886 in meno.
Tra le richieste più frequenti quest’anno ci sono state quelle per la consegna dei pasti a domicilio, l’accompagnamento e l’aiuto per l’igiene domestica e personale. Secondo i dati del 2009, nella maggior parte dei casi sono gli anziani stessi a decidere di telefonare per chiedere aiuto (10.459 casi sulle 23.586 richieste totali). Solo in 578 casi sono stati i vicini di casa a richiedere l’intervento. Come ha sottolineato Moioli, «ogni anno molti anziani che iniziano a rivolgersi a noi durante il periodo estivo proseguono, nei mesi successivi, a essere aiutati dai servizi del Comune. Gradualmente finiscono per entrare “a regime“ fra i nostri assistiti. È un processo che ci aiuta anche ad avere un quadro preciso delle necessità e dei problemi dei milanesi». Una struttura come l’appartamento di oltre 160 metri quadrati situato in viale Jenner è pensato proprio per rispondere alle loro necessità. Da settembre sarà abitato dai primi cinque anziani in carico ai servizi sociali.

«In questo appartamento, fornito di tutti i comfort e di ampi spazi esterni, vivranno anziani con problemi abitativi e particolari condizioni di reddito - ha spiegato Mariolina Moioli -. Con loro ci sarà un nostro operatore che li accompagnerà in questa esperienza».

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