Aler, case all'asta per tappare il buco

Offerti agli inquilini 9000 appartamenti superscontati. Si punta a 450 milioni per far quadrare i conti

Diecimila alloggi popolari in vendita. Prende il via oggi il piano vendite straordinarie di Aler che punta a risanare, in parte, il bilancio gravemente in perdita dell'azienda. Secondo i calcoli più ottimistici, ovvero se Aler riuscisse a vendere tutto il patrimonio nei tre anni, incasserebbe 450 milioni di euro. Una cifra che permetterebbe di dimezzare il gravoso buco, che si aggira sui 900 milioni.

Il progetto ha come obiettivo la vendita, entro la fine del 2017, di circa 10mila alloggi, di edilizia residenziale pubblica e non, ubicati nei cosiddetti condomini «misti» ovvero composti da unità immobiliari di proprietà di Aler e di privati. Il carattere «misto» del condominio – come è noto – genera per Aler spese condominiali a volte più elevate di quelle gestite direttamente e non programmabili dall'azienda, che spesso è presente solo in minoranza nelle assemblee. La vendita ha un duplice vantaggio: realizzare introiti preziosi per Aler, e ridurre i costi uscendo da condomini più «costosi» rispetto alla gestione diretta.

Le abitazioni, che sono sparse in tutte le zone della città, e nell'hinterland saranno messe in vendita secondo due modalità distinte: alloggi proposti direttamente agli inquilini che ci abitano, per un totale di circa 9000 unità, e alloggi liberi da acquistare all'asta, un centinaio circa. A cui bisogna aggiungere una trentina tra negozi, box, uffici e scantinati.

Venendo ai dettagli della vendita: nel primo caso, gli inquilini delle case Aler riceveranno una lettera dall'azienda che propone loro la vendita del proprio appartamento. Gli inquilini potranno manifestare o meno il loro interesse. L'appartamento viene venduto ai locatari a un prezzo calcolato in base al borsino immobiliare, con un uno sconto del 44%, come prevede la legge. Per gli inquilini in area di protezione (la più bassa a livello reddituale) è garantito il pagamento delle spese notarili, di cui si farà carico l'azienda, grazie ad un stanziamento condiviso con Regione Lombardia.

In vendita anche negozi, uffici, seminterrati e box. E' già in corso un primo bando per 30 unità non residenziali a Milano e provincia che si chiuderà il 29.

Un centinaio di appartamenti, invece, saranno messi all'asta il 18 febbraio. Le offerte dovranno essere consegnate a mano al Protocollo Generale Aler (sportello di Viale Romagna 26) entro il 13 febbraio (ore 12) o via posta entro la stessa data. IL bando è consultabile on line (www.alermipianovendite.it). L'asta è aperta a tutti i cittadini italiani o Ue, e agli stranieri con permesso di soggiorno. Si va dai monolocali ad appartamenti grandi (fino a 5 locali) dislocati per tutta Milano e hinterland: da viale Lazio, piazzale Selinunte, via Marx, via Modena, via Bolla, via fratelli Bandiera, via delle Genziane, via dei Tigli a Milano. Perché poi ci sono degli alloggi in vendita a Rho, Gorgonzola, Paderno Dugnano, Garbagnate, Bussero, Pioltello, Sesto San Giovanni.

«Questo piano vendite straordinario - spiega il presidente Gian Valerio Lombardi - rappresenta il primo e importante passo che consentirà il concreto avvio del risanamento aziendale.

Con le attività del piano, Aler, non solo percepirà risorse da reimpiegare utilmente nelle attività di manutenzione, alleggerirà i costi di gestione attraverso l'estinzione dei condomini misti e, infine, offrirà l'importante e significativa occasione ai residenti Aler e a tutti i cittadini di diventare proprietari a condizioni particolarmente agevolate».

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