È allarme tra i pediatri per il vaccino antinfluenzale. O meglio, l'allarme riguarda il fatto che ancora non si sappia nulla sulle modalità e sui tempi di somministrazione, decisi dalla Regione Lombardia. Ogni anno, infatti, viene redatto un piano vaccinale per la popolazione, suddiviso in fasce di età, che prevede modalità e indicazioni diverse. Di solito la profilassi viene somministrata dai medici di base che aderiscono alla campagna, oppure nei Centri vaccinali delle Asst, negli ambulatori o acquistare la dosi privatamente in farmacia e fare da sè.
Quest'anno, per esempio, non sarà possibile acquistare il vaccino per i bambini nelle farmacie o prenotarlo, in attesa che arrivi. Sembra, infatti, che per motivi tecnico organizzativi quello destinato ai più piccoli, in versione spray, altra novità, arriverà più tardi rispetto al solito. Molto probabilmente la Regione quest'anno gestirà direttamente la campagna vaccinale distribuendo le dosi in base al numero di pazienti dei pediatri, e anche per gli adulti, bypassando le farmacie. Ma il problema è che ancora non è arrivata alcun tipo di indicazione dall'assessorato al Welfare.
«Siamo subissati di telefonate delle famiglie che sono molto interessate a proteggere i propri bambini, che tra l'altro hanno cominciato a frequentare nidi e materne, ma non sappiamo cosa rispondere» racconta Roberto Marinello, pediatra di base. «Arrivano una cinquantina di telefonate al giorno per avere informazioni, il problema è che siamo già in ritardo: la Regione ha acquistato circa mezzo milione di dosi di vaccino per i piccoli tra i 2 e i 6 anni (da 0 a 2 sono esentati), che sarà per la prima volta in forma di spray. Si tratta di virus vivo, ma attenuato, molto efficace, già in uso da tempo negli USA e nel Regno unito e che per la prima volta arriverà in Italia. Ma non sappiamo nulla di più». È consigliato il vaccino anti influenzale per i piccoli, posto che - è bene ricordarlo - non protegge dal Coronavirus? «Certamente intanto perché riduce la catena di contagio da bambino ad adulto ai nonni, che sono anche loro soggetti deboli e poi perché renderebbe molto più semplice - spiega Marinello - in epoca di picco influenzale, discernere tra bambini e studenti che potrebbero avere il Covid 19 da una semplice, seppur acuta, influenza».
Il tema è anche organizzativo: come fare per vaccinare il più possibile in fretta grandi numeri di bambini, in sicurezza? Ogni pediatra, 150 in città, segue circa 500 pazienti. Servono quindi locali ampi, personale paramedico aggiuntivo e tanti locali a disposizione per poter fare in fretta. È necessario, infatti, arrivare agli inizi di dicembre coperti, per essere pronti all'arrivo del virus, che rischia di sovrapporsi al Sars-Cov-2. Ma, di nuovo, non si sa se la Regione deciderà se organizzare la campagna nelle sedi dell'Ats, dai pediatri, o in altri luoghi.
«Noi consigliamo vivamente il vaccino per i piccoli» ribadisce Marina Picca, pediatra e presidente di Siccup Lombardia -.
Secondo il rapporto InfluNet redatto dal Dipartimento di Malattie infettive dell'Iss, il virus lo scorso anno ha colpito (in tutta Italia) tra i bimbi dagli 0 ai 4 anni 0,64 casi su mille assistiti, nella fascia tra i 5 e i 14 anni 0,23 su mille.
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