Una settimana di debutti sui palcoscenici milanesi. Si apre con un Riccardo III in bianco e noir, diretto e interpretato dal grande cantante Massimo Ranieri in scena al teatro Nuovo. «Riccardo III - dice Ranieri - è il numero uno dei malvagi, è il grande genio della rappresentazione del potere: perciò, io non interpreterò un personaggio, interpreterò un attore». Ancora Shakespeare passando da John Poole e Antonio Petito con il trascinante debutto al Teatro Franco Parenti (da oggi al 25 gennaio) di «Hamlet travestie» lo spettacolo diretto da Emanuele Valenti, prodotto da 369gradi in collaborazione con il Teatro Franco Parenti. A partire dalla suggestione di Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole in cui la parodia ribadisce l'autorità dell'Originale, passando per Don Fausto di Antonio Petito, gli autori hanno immaginato una famiglia napoletana contemporanea, i Barilotto, in un quadro di sopravvivenza quotidiana sospesa tra lavoro, casa, debiti e figli, tutti in legame con l'altro, ma in una stasi violenta in nome dell'unità. Lontano e dissociato dagli altri, Amleto, il figlio senza padre, alimenta un conflitto di dubbi e paure, mettendo in scena una trama che diventa il canovaccio di un'improbabile tragedia redentiva, in una famiglia fuori di sesto. Un thriller tra musica, canto e cibo, realizzato in occasione di Expo 2015, è invece la nuova produzione di Opera it «...e tu Mimì, che vuoi?», l'opera thriller, pensata per avvicinare i giovani alla lirica che sarà presentata al Piccolo Teatro Strehler, mercoledì 14 gennaio (ore 11.30). Il progetto pensato per la scuola superiore, mostra le intersezioni tra musica, canto e cibo, seguendo il filo conduttore di un'indagine «poliziesca». Come in un thriller, lo spettacolo disvela infatti elementi della tradizione e inattesi rimandi al sentire contemporaneo, dove il rapporto con il cibo può sconfinare nel disagio.
Debutta al teatro Out Off, in prima nazionale «La donna che legge» di Renato Gabrielli, con la regia di Lorenzo Loris. Lo spettacolo che mette al centro il tema dell'identità alla ricerca di se stessi, si dispiega in un dialogo a tre in cui i personaggi si rincorrono in un confronto continuo. Da non perdere infine (fino al 18 gennaio), all'Elfo Puccini «Amadeus» diretto da Alberto Giusta e interpretato da Tullio Solenghi, dal titolo della pièce teatrale, scritta da Peter Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman. Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell'odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart.
Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d'amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti della storia,Salieri e Mozart, e gli altri personaggi che gravitano intorno a loro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.