Annullate 41mila multe "irregolari"

I verbali a rischio di ricorso. E adesso si cerca lo sponsor per il calendario dei ghisa

Annullate 41mila multe "irregolari"

Dai verbali dei vigili annullati «in autotutela» - gli errori tecnici non avrebbero retto davanti a un giudice di pace - ai contributi per la sostituzione delle auto inquinanti alle assunzioni di dirigenti, sono 900 gli atti amministrativi controllati a campione dalla segreteria generale del Comune nei primi sei mesi del 2020. E nella relazione conclusiva inviata al sindaco Beppe Sala, al comandante dei vigili Marco Ciacci e a tutti i direttori di settore gli appunti non mancano, il documento di 19 pagine è un «rapporto schematico delle principali irregolarità rivenute negli atti» e i consigli per non ripeterle in futuro. Si parte proprio dalle multe contestate dai cittadini e annullate in autotutela, il segretario generale precisa che c'è stato un miglioramento, «i provvedimenti adottati nell'ultima annualità (2019) sono oltre 41mila, una quantità che seppure ragguardevole registra un calo di circa 20mila provvedimenti rispetto all'anno prima». Ma una volta esaminati dei provvedimenti a campione, conclude che occorre motivare in maniera più articolata l'iter che ha portato alla cancellazione del verbale, e servirebbe «una migliore conservazione digitale della documentazione». Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale afferma che «si tratta di 41mila errori dovuti sopratutto a telecamere e disservizi comunali: disabili a cui non viene rinnovato per tempo il pass, errori di trascrizione. E dietro a ogni cancellazione c'è un milanese che deve recarsi in via Friuli a contestare. Ora con la riforma del Codice e la facoltà di sanzionare a ausiliari e operatori ecologici prepariamoci a una valanga di errori e disagi».

L'appunto sulla conservazione digitale si ritrova nel caso dei contributi concessi per i «tetti verdi» e la riqualificazione energetica degli edifici privati. Nel caso dei contributi per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, il documento avverte che per evitare errori e doppi controlli su contenziosi o situazioni di morosità che escluderebbero un partecipante servirebbe «un'anagrafe unica contenente tutti i soggetti che abbiano cause aperte o debiti verso il Comune».

E intanto è partita la caccia a uno o più sponsor per realizzare il tradizionale calendario della polizia locale, edizione 2021. Nel bando aperto ieri si stima una spesa totale di 10mila euro per realizzare 5mila copie da distribuire gratis al personale del comando, autorità locali, associazioni di categoria, enti, associazioni e soggetti pubblici individuati dal Comune. I candidati potranno chiedere l'esclusiva, coprendo il 100% della spesa (le somme avanzate saranno donate a enti no profit) o si potrà dividere la spesa tra più sponsor, fino ad un massimo di tre.

Sono in ogni caso escluse «sponsorizzazioni che riguardino propaganda di natura politica, sindacale, filosofica e religiosa e di dubbia moralità, la propaganda collegata alla produzione di tabacco, materiale pornografico e armi, i messaggi offensivi incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia e comunque lesive della dignità umana».

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