"Avanzi di cibo, incendi e minori". Così l'ex liceo di Milano diventa rifugio per gli stranieri

Ancora un edificio occupato a Milano: nell'ex liceo Manzoni pare abbiano trovato casa alcuni minori stranieri nell'indifferenza del Comune

"Avanzi di cibo, incendi e minori". Così l'ex liceo di Milano diventa rifugio per gli stranieri

L'amministrazione di Beppe Sala sembra parecchio distratta in quest'ultimo periodo. Oltre a non essersi accorta che l'Anpi ha utilizzato lo stemma del Comune di Milano nei manifesti con i quali pubblicizza un seminario in cui Lega e Fratelli d'Italia vengono associati al fascismo, sembra non aver contezza nemmeno di quanto accade nelle strutture di un ex liceo cittadino. Nella struttura dell'ex istituto scolastico Alessandro Manzoni, che per tanti anni è stato uno dei licei classici dell'area sud-orientale di Milano, sono accampati alcuni giovani extra-comunitari, presumibilmente minorenni.

Gli stranieri hanno occupato l'edificio, da tempo in disuso, e avrebbero trovato qui un alloggio in cui trascorrere la notte. Inutile ripetere come questo sia il frutto delle scellerate politiche di immigrazione buonista della sinistra, che prevedono ingresso libero per tutti senza però prevedere un piano di supporto successivo. Il risultato sono stranieri allo sbando che finiscono nelle maglie della criminalità, diventandone manodopera a basso costo, soggetti che sfuggono a ogni logica della civiltà e della legge. Questo perché l'Italia non è nelle condizioni di poter mantenere le decine di migliaia di migranti, irregolari e senza titoli per l'ottenimento della protezione internazionale.

"Cancelli aperti, nessuna traccia di messa in sicurezza, avanzi di cibo, tracce di incendi e alcuni minori stranieri all’ultimo piano che mi hanno spiegato di essere fuggiti dalle comunità dove si trovavano", ha spiegato Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo presso l'ex liceo Manzoni di via Rubattino. Una situazione che non è un unicuum, purtroppo, a Milano: "Se a Milano quasi la metà dei minori non accompagnati si rende irreperibile è perché ci sono luoghi come questo che si prestano a trasformarsi in rifugio. Basterebbe metterlo in sicurezza, cosa che il Comune di Milano ha ben pensato di non farlo, per evitare la diffusione di degrado e microcriminalità".

E la situazione a Milano sembra ormai essere incontrollabile, come dimostra anche il caso del piccolo Bilal: fino a ieri si presumeva avesse 12 anni (dai risultati degli esami si è accertato che invece ne ha 14 ed è stato arrestato, ndr) ed era ben noto alle forze dell'ordine, fermato decine di volte in flagranza di reato. Non imputabile perché troppo piccolo, fuggiva dalle comunità nelle quali veniva mandato e tornava per strada a delinquere.

Come lui ce ne sono tanti. Questi edifici, che non vengono messi in sicurezza dal Comune, diventano facile preda e rifugio per questi soggetti, che spesso vengono supportati dall'esterno dai finti buonisti rossi.

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