John Dunbar, il tenente unionista della guerra di secessione americana, è uno di quelli che non si dimenticano. A immortalarlo è stato un volto, Kevin Costner, regista e interprete del film Balla coi lupi. Un capolavoro del cinema da sette Oscar che ha avuto varie riedizioni per il grande e piccolo schermo in questi suoi primi 29 anni. In anticipo sul trentennale del 2020, il volume home video pubblicato da Eagle Pictures è una rarità e una perla che farà gola ai collezionisti. Non per niente la collana in cui è inserito il titolo è rivolta proprio agli amatori che amano il possesso e la conservazione.
Doppio disco, in versione dvd e blu ray, audio originale e italiano con la possibilità di sottotitoli, l'edizione di Balla coi lupi ha due caratteristiche che lo rendono un pezzo unico. In primo luogo la versione, completa ed estesa - il director's cut, per intenderci - che è quella originale e misura 234 minuti (3h e 45) al posto dei 181 (3h e 01) proiettati al cinema. In sostanza, non il film che hanno visto tutti ma la stesura voluta da Kevin Costner. E secondariamente la vera «chicca». Un film nel film. O meglio, un film sul film.
Tra i contenuti extra spicca un lunghissimo racconto, che supera abbondantemente l'ora, in cui il regista spiega tutti i segreti del set e le tecniche per le riprese. Parallelamente al risultato finale si può dunque scoprire come siano state girate alcune sequenze, i retroscena sulla scelta degli attori e perfino le modalità di recitazione degli animali. Tre, ad esempio, sono stati i lupi che hanno interpretato il mitico Quattro Calzini, così chiamato per quelle scarpe di pelo bianco disegnate dalla natura nella parte bassa delle zampe. Ogni esemplare veniva impiegato a seconda del carattere e di cosa doveva rappresentare, con il sussidio di un addestratore capace di far eseguire il copione a quattro zampe.
Più diretto invece il rapporto del protagonista con i cavalli, anch'essi largamente impiegati sul set. Non solo animali, però. La scelta degli attori riserva sorprese. A parte i pellerossa, comunque individuati fra i professionisti nativi, tra le comparse si nascondono autentici colpi di scena. Bill Costner, il padre del regista, appare tra i figuranti come il produttore Jim Wilson ricopre il ruolo di un medico.
Balla coi lupi cela però altri segreti, quelli che la vista non può scovare perché - ad esserne coinvolto - è l'olfatto.
Il protagonista racconta l'immensa fatica nel bonificare una palude vicina al forte, confessando di aver svolto in prima persona lo spostamento di carcasse e residui che il naso dello spettatore evidentemente non può percepire. Come le tecniche di assalti e sparatorie ricostruite per il set in quegli ormai lontani anni '90. Già, chicche da Collezionista.
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