Tutti in Italia - politici, economisti, comuni cittadini - non smettono di guardarsi intorno alla ricerca dei segnali di una ripresa economica. Una ripresa che c'è, lo mostrano i dati, ma i cui effetti sembrano non manifestarsi ancora nella vita quotidiana degli italiani meno abbienti.
È quanto emerge da uno studio condotto dal Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus su un ampio campione delle sue strutture partner. Stando ai dati raccolti, l’84,5% delle strutture caritative non registra una diminuzione degli assistiti. Anzi, tra queste, il 34% rileva un aumento.
Le persone in Lombardia che si trovano in condizioni di povertà rimangono numerosissime, colpite dalla mancanza di lavoro, dai bassi livelli dei salari o da problematiche abitative o familiari. Pochissime di loro riescono ad uscire dallo stato di bisogno e, nella maggior parte dei casi, la quantità di alimenti raccolti e distribuiti dal Banco Alimentare della Lombardia non è stata sufficiente a rispondere alle necessità degli assistiti, a fronte di un incremento dei prodotti salvati dallo spreco – quasi il doppio rispetto al 2012.
Questo è il quadro dipinto dal Bilancio Sociale 2017 di Banco Alimentare della Lombardia, presentato a Milano il 14 giugno. Una situazione preoccupante ma nella quale l'ente lombardo ha saputo comunque riportare importanti vittorie.
Nel 2017 le 1.247 strutture partner di Banco Alimentare della Lombardia hanno aiutato 209.404 persone in stato di bisogno distribuendo oltre 18mila tonnellate di alimenti, recuperandone la maggior parte dalle eccedenze prodotte dal settore della ristorazione e dell'industria e della distribuzione alimentare.
Un forte impegno contro gli sprechi alimentari che diventa sempre più urgente e fondamentale e che riceve l'appoggio della Regione Lombardia: "Ancora oggi, purtroppo, molte famiglie lombarde vivono in situazioni di grande indigenza – dichiara Stefano Bolognini, assessore alle politiche sociali, abitative e disabilità della regione Lombardia – È importante lavorare per garantire e sostenere la realizzazione di percorsi territoriali che sappiano contrastare la cultura dello spreco, trasformando l’agire quotidiano in un agire consapevole e responsabile".
La non profit conduce una vera e propria lotta non solo alla fame, ma anche alla spirale di esclusione ed emarginazione che la povertà porta con sé. Sono sempre di più infatti le collaborazioni con le strutture caritative per sviluppare percorsi di contrasto alla povertà, volti al reinserimento sociale delle persone in difficoltà.
Se la situazione economica e sociale delle famiglie lombarde continua a rappresentare una sfida, quindi, la buona notizia è che i dipendenti e i volontari di Banco Alimentare della Lombardia, insieme alle aziende donatrici e alle strutture caritative che condividono la sua missione, non hanno alcuna intenzione di indietreggiare. A ribadire il valore di questo impegno è Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano: "Della lotta alla povertà questa Amministrazione ha fatto una priorità, diventando il Comune italiano che investe di più su questa tematica. Grazie a realtà come Banco Alimentare della Lombardia sentiamo di non essere soli in questa sfida.
I numeri del bilancio sociale ci raccontano di un impegno rinnovato che ha dato risultati notevoli, ma, come spesso accade in questi casi, non ancora sufficienti. È nostro dovere non fermarci e cercare di fare sempre di più e meglio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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