Il pipistrello volteggia sulla torta. Un compleanno doppio e a cifra tonda. Al cinema spegne trenta candeline e sulle strisce addirittura ottanta. Batman è un po' così, sempre giovane. Sempre eroe a caccia dei criminali di una Gotham city che è una sorta di città fantastica con i grigiori di tante realtà metropolitane in cemento e decibel. A dirla tutta sembrerà anche strano ma l'uomo pipistrello è figlio di Zorro. Il piccolo Bruce Wayne va al cinema a vedere un film su don Diego e all'uscita assiste all'omicidio dei genitori da parte di un delinquente comune.
Era il maggio del '39. venti di guerra spiravano sul mondo e in quel momento scatta in lui il desiderio di vendetta. Combattere la criminalità diventa l'imperativo di un eroe che libera i buoni dalla morsa dei cattivi. Eppure. Più dei colleghi cavalca i tempi e il progresso. Gioca con la tecnologia quando sembrava pura fantasia. E in parte - ma solo in parte - è rimasto ancora oggi che informatica e ingegneria hanno fatto balzi alla Batman.
Proprio sotto il segno di questa evoluzione nasce la mostra Batman: 80 years of technology, in programma da dopodomani al 10 settembre al Museo della Scienza e della tecnica «Leonardo da Vinci». Un cerchio che si chiude perché l'idea del mantello nero di cui veste l'eroe venne a Bob Kane, il creatore dei disegni, proprio su ispirazione del Genio. Ne vide alcuni schizzi e se ne innamorò. Il resto venne di conseguenza. I guanti. Le ali, sostituite proprio da quel manto prodigioso. Nulla di strano che ora il volo del chirottero più famoso dei fumetti plani in via San Vittore nelle sale intestate a Leonardo nei 500 anni della morte.
Per la ricorrenza che sarà celebrata con manifestazioni di ogni tipo in ogni angolo di mondo quella che apre venerdì è la prima di una lunga serie e a Milano sceglie un lato particolare del personaggio. Ben vengano i cartoon, visto che i visitatori avranno la possibilità di immergersi nel mondo a fumetti del Cavaliere Oscuro, con decine di rari e curiosi albi originali americani dagli anni Quaranta a oggi. Ma non solo. La novità sta nel percorso storico-critico incentrato sulla Bat-Tecnologia. Il racconto si intreccia con una selezione di pagine, vignette, copertine, che hanno espresso con maggior forza il lato tech, riportate anche come elemento scenografico della mostra.
Tredici opere originali di alto prestigio, di grandi artisti a livello internazionale - Milo Manara, Gabriele dell'Otto, Simone Bianchi, Giuseppe Camuncoli, Bill Sienkiewicz - che si aggiungono a una videointervista realizzata da Vincenzo Mollica a Bob Kane, in cui si scoprirà direttamente dalla bocca del suo ideatore tutte le ispirazioni e i sogni che hanno portato alla nascita dell'Uomo Pipistrello.
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