Dalla Brianza a casa Testori tra patate dolci e zafferano

L'autunno e i suoi colori invitano a esplorare la campagna lombarda, per riscoprire parchi e ricette

Dalla Brianza a casa Testori tra patate dolci e zafferano

Dopo questa lunghissima estate calda, è arrivato l'autunno, con i suoi colori, grigio, ferro, giallo, marrone, verde (a sprazzi) in tutte le loro variazioni. Ma anche con i suoi sapori, forti, corposi, caldi. E allora il Viaggiatore parte per un percorso alla scoperta dell'autunno goloso, un giro del gusto che si annida nella campagna lombarda. Sì, viaggiare ha la sua grande bellezza, ma per chi non vuole muoversi da Milano tutti i prodotti e i produttori citati saranno presenti, da domani, sabato 11 a lunedì 13 novembre a Golosaria, la manifestazione che Paolo Massobrio e Marco Gatti organizzano al MiCo (Milano congressi) di Fieramilanicity. Per tutti i golosi viaggiatori con qualsiasi clima, la prima tappa è nella parte più antica di Segrate, alla trattoria Redecesio. Gestione familiare, offerta classica con brio: risotto alla milanese, mondeghili, foiolo in umido.

Il foiolo, o centopelli, si trova sempre già raramente, vittima delle nuove «tendenze» alimentari. L'aumento dell'astensionismo carnivoro però, ha giovato a chi lo pratica con la crescita delle macellerie di qualità. Come Turba, storica insegna di Melzo, ora anche risto-macelleria a Rivolta D'Adda. I Turba sono macellai dagli inizi del 900, maestri dell'arte norcina lombarda: slinzega, carne stagionata senza allergeni, tipo bresaola, e il salamino entrambi di cavallo, salamino di asinello, violino di pecora. Dopo tanta carne, anche se è venerdì e non giovedì, come vuole la tradizione, gnocchi.

All'azienda agricola Fortuna di Vimercate coltivano le famose «patate di Oreno» con cui vengono preparati gnocchi di altissima qualità. Pomeriggio di relax, malgrado il clima uggioso al Parco e alla Villa Reale di Monza. La Villa (edificata a partire dal 1777) la commissionò al Piermarini l'arciduca Ferdinando, figlio prediletto di Maria Teresa d'Austria.

Il Parco, ancora oggi la più grande area verde recintata d'Europa, lo volle Napoleone nel 1805. Un polmone verde a pochi chilometri da Milano. Il verde, si sa, soprattutto se attraversato di buon passo, mette appetito e quindi è d'obbligo una merenda alla Pasticceria Viganò di Desio ritrovo per amanti dell'arte dolciaria. Ottime le torte al cioccolato, Sacher compresa, ma la specialità sono i panettoni artigianali e il PanDesio, dalla ricetta tuttora misteriosa. Si fanno strane scoperte nella campagna lombarda. A Macherio, ad esempio, quattro ragazzi conosciutisi alla facoltà di Agraria, producono «Zafferanza», uno speciale zafferano tutto brianzolo che dà sapore anche al miele, a un elisir e a un originale salame.

Lungo la pista ciclo-pedonabile che segue il percorso del Lambro, incontriamo la Basilica romanica, dei Santi Pietro e Paolo di Agliate. Alla punta estrema del nostro viaggio, siamo in provincia di Lecco, dietro il nome Marco d'Oggiono (pittore allievo di Leonardo) conosciamo la famiglia Spreafico, alla guida dello storico salumificio (classe 1945). Punto di forza il prosciutto tradizionale lombardo, ma sono ottime anche le bresaole, «la dolce Chianina» con punta d'anca di bovino e la «la dolce Tacchina», per chi ama la carne bianca ma non vuole rinunciare ai salumi. Scendiamo, dunque, sfiorando Milano per una visita a Casa Testori a Novate, la splendida casa (e non villa) del grande scrittore, drammaturgo, pittore, critico d'arte, poeta, regista, attore lombardo. Giovanni Testori sta stretto in ogni definizione e qui, in questa casa borghese che si affaccia sui binari delle Ferrovie Nord accanto alla fabbrica di famiglia, si può entrare nel suo mondo. In fondo questo è un viaggio casalingo, con quei puri sapori di Lombardia che è sempre più difficile trovare nella città cosmopolita dei garage, delle stelle, della cucina etnica, quando non astrusa.

Quindi finiamo in una classica cascina, nell'area WWF di Vanzago, per uno dei più tradizionali prodotti delle nostre campagne. Alla Cascina Madonnina da oche di razze pregiate, oltre a uova di altissima qualità, si ricavano salame, prosciutto, speck, paté d'oca.

Ci sono anche prodotti di gastronomia come l'oca e l'anatra arrosto o allo spiedo e, in fondo (al nostro cuore goloso, soprattutto), la cassoeula d'oca. La stagione è arrivata. Bentornata cassoeula, in tutte le tue benedette forme.

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