Mentre stamattina alle 11, alla sala multifunzione del cimitero di Lambrate, in piazza Caduti e Dispersi in Russia, si terranno i funerali di Carlotta Benusiglio, la 37enne stilista trovata morta impiccata a un albero di piazza Napoli la settimana scorsa, gli investigatori del commissariato Porta Genova, che si stanno occupando delle indagine sulla sua tristissima fine, continuano a indagare. In particolare sulle ore precedenti la tragica decisione della ragazza.
«Dobbiamo riuscire a scoprire che cosa sia accaduto poco prima che la Benusiglio decidesse di farla finita - spiega la polizia -. Non possiamo lasciare nulla di intentato soprattutto perché è doveroso far luce sulla vicenda di una giovane donna che la famiglia e gli amici ci hanno descritto all'unanimità come piena di vita e con mille relazioni sociali. La maggior parte delle persone che la conoscevano e la frequentavano hanno subito infatti un duro colpo quando hanno saputo che l'aveva fatta finita perché non se lo immaginavano. Ci siamo sentiti ripetere da tutte le parti che Carlotta non aveva nulla nella vita da giustificare una tale uscita di scena».
Non sono quindi solo i famigliari che non si rassegnano alla perdita della bella Carlotta. E per questo - anche se sul corpo della ragazza, durante l'autopsia, non sono stati trovati segni che possano far pensare che la sua morte sia stata provocata da un'altra mano -, il pm Antonio Cristillo ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di istigazione al suicidio. Naturalmente per consentire alla polizia giudiziaria di espletare tutti i controlli del caso ed evitare che possano restare dubbi su questa brutta vicenda.
Quel che trapela dalle conoscenze di Carlotta è che, nel le ore precedenti il suo suicidio, la donna avrebbe incontrato il suo uomo. Un suo coetaneo, gestore di una catena di bed&breakfast, che è già stato interrogato una volta dagli investigatori. Un fidanzato non proprio modello visto che Carlotta lo aveva denunciato per maltrattamenti e, come confermano i referti di un pronto soccorso cittadino, sarebbe andata a farsi medicare dopo che lui le aveva messo le mani addosso durante più di un litigio.
Il 37enne, sentito dalla polizia, ha ammesso di aver incontrato la fidanzata-convivente nelle ore precedenti la sua morte, ma che tra loro non è accaduto nulla che possa giustificare il suicidio di Carlotta.
«Che si trattasse di un rapporto tempestoso non c'è alcun dubbio, così com'è vero che in molti le avevamo consigliato di troncare una relazione tanto malata - ci spiega una conoscente di Carlotta -. Lo sapevano tutti che quei due litigavano, ma, tra alti e bassi, andavano avanti ormai da un pezzo».
«Quel che ci tengo a sottolineare, - conclude la giovane donna
amica della stilista morta - è che Carlotta non si sarebbe mai tolta la vita in quel modo se non dopo un evento per lei tragico: nelle ore precedenti il suo gesto deve per forza essere accaduto qualcosa di drammatico».PaFu
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