Centrale, un labirinto per i turisti

Centrale, un labirinto per i turisti

Mancano 536 giorni all'Expo e abbiamo indossato i panni di un turista che arriva in stazione centrale per verificare come vengono indirizzati i passeggeri verso il centro. L'Esposizione universale porterà a Milano 20 milioni di visitatori un terzo dei quali stranieri. Ma nessuno è in grado di dire quanti arriveranno in treno. Si sa solo che sono 6 i milioni di viaggiatori che giungono in un anno con le frecce che diventano 8 compresi gli intercity.
Scesi dal treno si trovano cinque passaggi per la galleria. Non si capisce perché quello centrale non abbia cartelli. Su quelli laterali ci sono bande blu e gialle con diverse indicazioni in italiano e inglese. Inoltre prima di uscire dall'area di arrivo dei treni c'è un ufficio, Tourist infobox, con tre sportelli della provincia di Milano che presto, secondo l'assessore Stefano Bolognini, avrà una migliore collocazione. Ogni giorno vengono accolti circa 450 turisti. Non si capisce come mai non ci siano analoghi sportelli del comune o di altri enti come ATM e Federalberghi. All'estero le municipalità sono più efficaci e mostrano subito le qualità delle città.
Seguendo le indicazioni uscita a sinistra nella galleria, sopra i tapis roulant, c'è una banda con informazioni. Ci sono i simboli di auto, bus, aereo, scale e la scritta piazza Luigi di Savoia (freccia a sinistra) e piazza IV novembre (freccia a destra). Presenti anche la M (metrò) e taxi oltre a servizi e deposito bagagli. Però manca il simbolo o la scritta centro. All'interno della stazione il simbolo M sta per metrò. Per favorire gli stranieri sarebbe più utile affiancarlo alla parola underground. (metrò in inglese). Parola che compare solo nel sotterraneo.
Al termine del secondo tapis roulant in discesa (lato sinistro) c'è l'indicazione per la biglietteria, a sinistra e metrò a destra ma manca l'indicazione centro. Pochi metri più avanti il turista non sa che fare perché c'è il simbolo centro sia a sinistra che a destra. Basterebbe una fascia dello stesso colore per M e centro così da spiegare che quella direzione centro si raggiunge con la metrò.
In uscita dalla stazione a sinistra è indicata piazza Luigi di Savoia (dritto) e a destra piazza Duca d'Aosta, entrambe con simbolo centro. A lato c'è «centro» in parola solo in italiano ed è l'unica in tutta la stazione. Fuori ci sono i taxi. Per andare in piazza Duomo occorrono circa 10 euro. Si può pensare di andare a piedi ma non ci sono frecce che indicano il centro. Così i turisti girano attoniti per la piazza davanti a uno spettacolo indecente con immigrati che bivaccano pronti a importunarli. Non mancano gli accattoni. La presenza in stazione di 260 telecamere attive 24 ore su 24 collegate con la sala operativa della Polfer e quella dei servizi di vigilanza non sono deterrenti sufficienti. Anche le vetture della polizia locale non contribuiscono a rendere più gradevole il panorama per il turista che deve essere fortunato a trovare un cittadino che sia in grado di dare l'informazione giusta per raggiungere il centro a piedi. Sulla piazza c'è una fermata del bus 60 ma non si dice che la fermata San Babila è in centro. In Piazza IV novembre al capolinea della 60 stessa cosa. In quell'area si trova anche il tram 9 con fermate a porta Venezia e piazza Tricolore ma senza indicazioni centro.
Altro punto in cui il turista è disorientato è all'uscita dalla stazione verso la galleria a piano terra perché ci si trova con Piazza Luigi di Savoia (a sinistra), piazza Duca d'Aosta (diritto) e piazza IV Novembre (a destra) tutte con l'indicazione centro. Sarebbe meglio indirizzare i pedoni in piazza Duca d'Aosta e poi per via Pisani.
Dalla stazione verso la metrò si trova la parola underground. Poco dopo però cambiano i consueti colori della stazione (giallo e blu) e compare una banda verde con la scritta metro e underground, con sulla sinistra e destra M2 e M3. In effetti la linea 2 è verde ma ora c'è anche la 3 che è gialla. C'è un nastro trasportatore per i trolley. E' utile se si ha un solo bagaglio. Più colli invece obbligano il passeggero a correre per le scale. All'Atm point ci sono solo due sportelli e si deve prendere il numero come al super con grande disagio per un turista che si aspetta di avere almeno una piantina dei mezzi, come all'estero, o avere notizie sui ticket. Più avanti c'è l'indicazione biglietti Fiera (5 euro). E' più visibile che non il suggerimento del percorso. C'è anche una grande scritta Duomo M1, ma si potrebbe mettere accanto un simbolo centro. Rileviamo inoltre altre situazioni migliorabili. Per andare in bagno si deve pagare 1 euro e ciò lascia attoniti i turisti. Non tutte le toilettes erano pulite. Nei bagni c'era un inserviente ma forse non basta. I due ascensori dedicati ai disabili per le toilette erano bloccati, uno al 4° piano e l'altro perché funziona a chiave.

Nonostante la presenza di numerose macchinette la biglietteria è un girone dantesco senza sedie per l'attesa. Si va a numeri ma, anche se gli sportelli sono 18, noi in vari sopralluoghi ne abbiamo visti al massimo aperti 9.

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