Comasina, altra donna violentata

È la seconda anziana in una settimana. Paura maniaco seriale

Comasina, altra donna violentata

Caccia all'uomo. La polizia è infatti sulle tracce dell'autore dell'ultima violenza in Comasina, quartiere già noto alle cronache per la rinascita di una criminalità legata agli eredi del clan Flachi, avvenuta nella tarda mattina di venerdì. La vittima è una donna di 70 anni che stava rientrando a casa dopo aver fatto la spesa. É stata costretta con la forza a entrare nel suo appartamento dove è stata violentata e derubata. Della vicenda si occupa il pool contro i reati ai danni delle persone di fasce deboli della Procura di Milano, i pubblici ministeri titolari dell'indagine sono Gianluca Prisco e il procuratore aggiunto Letizia Mannella a capo del dipartimento che persegue reati di natura sessuale. Gli investigatori della squadra mobile hanno cercato elementi in grado di identificare l'aggressore anche mettendo in relazione altri episodi di violenza accaduti in passato nella zona, ma «a quanto si è saputo quest'ultimo caso è trattato da investigatori e inquirenti in modo disgiunto da altri denunciati nel recente passato nel capoluogo lombardo e nel Milanese da altre donne più giovani e non nella propria abitazione», battono le agenzie. Al momento dunque pare che in Procura non si intravedano collegamenti.

Le storie di violenza a danno delle anziane però iniziano a essere una serie: sul tavolo dei pm ci sarebbe un'altra aggressione sessuale che sarebbe avvenuta poco distante. A fine agosto 2017 una 81enne venne violentata nelle prime ore del giorno mentre passeggiava nel parco poco distante dall'ultimo assalto. Infine c'è l'episodio della 67enne che alla fine dell'anno scorso venne uccisa nell'area verde di Villa Litta e fu derubata di una collanina d'oro. Forse tutti episodi singoli, forse opera di un maniaco seriale. Saranno le indagini, affidata agli specialisti della quarta sezione della squadra mobile guidata dal dirigente Lorenzo Bucossi, a dirlo. Intanto nel quartiere si spera che la spirale di violenze, tra sparatorie ai bar, poliziotti aggrediti e anziane rapinate e violentate, giunga presto al termine.

Ma le violenze contro le donne mature non sono più un'eccezione a Milano: anche a gennaio si registrò un'aggressione sessuale da parte di un richiedente asilo ubriaco a danno di una madre e di una figlia, rispettivamente di 84 e 67 anni, sventata poi dall'intervento di un tassista.

Rimangono però una minoranza di casi, visto che secondo il centro di soccorso della Mangiagalli sono solo 24 i casi, su un totale di 385, di violenze sessuali e domestiche contro donne sopra i 55 anni nel primo semestre 2018. E per la maggior parte si tratta di episodi imputabili all'ambito famigliare o alla cerchia delle conoscenze personali.

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