Condannato il killer di Loreto, ma è latitante

La Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo il killer dominicano che nel novembre 2016 aveva ucciso un connazionale in piazzale Loreto durante un regolamento di conti per droga

Condannato il killer di Loreto, ma è latitante

La Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo il cittadino dominicano Joel Antonio Santos Mercedes, alias "el Papito", per l'omicidio di Antonio Rafael Ramirez, avvenuto il 12 novembre 2016 alle 19 di sera in piazzale Loreto, durante un regolamento di conti per un affare di droga.

"El Papito" aveva agito assieme al connazionale Jeison Elias Moni Ozuna, arrestato nella notte del 6 dicembre 2016 in provincia di Siena e condannato a 18 anni di reclusione. Secondo le ricostruzioni, Ramirez, cittadino dominicano irregolare sul territorio e domiciliato in zona via Padova, aveva avuto una discussione con i due killer la sera prima nel parcheggio di una discoteca della zona sud di Milano. La questione? Un debito di droga di 10mila euro.

La sera seguente "El Papito" e Moni Ozuna, erano andati a cercare Ramirez e lo avevano trovato all'interno di un barbiere gestito da dominicani all'inizio di via Padova; a quel punto lo avevano chiamato fuori ed inseguito fino a piazzale Loreto dove Ozuna aveva esploso due colpi di pistola verso la vittima, senza centrare adeguatamente il bersaglio mentre "el Papito" lo aveva colpito con otto coltellate che si riveleranno poi fatali. Ramirez morirà dopo poco meno di 48 ore di agonia, ricoverato in codice rosso all'ospedale San Raffaele.

I due killer che, secondo indiscrezioni provenienti dagli ambienti dei latinos, sarebbero da considerarsi vicini all apandilla dei Trinitario, avevano poi fatto perdere le proprie tracce, sparendo per le traverse di via Padova.

La fuga di Ozuna era durata poco meno di tre settimane e si era conclusa a casa di una sua parente in provincia di Siena, mentre era alla ricerca di documenti coi quali fuggire dall'Italia. Santos Mercedes "el Papito" era invece riuscito a dileguarsi e a lasciare l'Italia, grazie anche all'aiuto della sua amante, una cittadina venezuelana di 35 anni, di professione badante, residente a Cinisello Balsamo.

"El Papito" si era recato dalla donna subito dopo l'omicidio e i due si erano recati subito a Cadorna a prendere il treno per Malpensa da dove il killer si era poi imbarcato su un aereo.

Il prossimo step sarà dunque quello di individuare "el Papito" ed estradarlo per far sì che possa scontare la sua condanna all'ergastolo.

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