Esordio dell'anno in giallo per la nostra regione: a fronte dei dati forniti giovedì, da domani scatta il passaggio di fascia. Non una sorpresa certamente, anche se è da registrare il fatto che la nostra regione è rimasta in zona bianca per oltre 6 mesi, dal 14 giugno. A nulla sono valsi gli sforzi per aumentare i posti letto a disposizione il 30 dicembre, l'impannata dei contagi è impossibile da contenere. Anche ieri infatti si sono registrati 37.270 nuovi casi, in calo rispetto agli oltre 41mila di San Silvestro ma con un numero inferiore di tamponi (200.196 contro 229.055) e una percentuale di positività che resta al 18,6. Quattordici le vittime, che portano il totale da inizio pandemia a 35.095. In crescita il numero dei ricoverati, (+86) che porta a 1.945 i ricoveri nei reparti ordinari e (+1) a 222 in terapia intensiva. Il giorno precedente si contavano 41.458 nuovi casi su 229.055 tamponi eseguiti. 221 i ricoveri in terapia intensiva (221) e 1.859 quelli in area medica. 37 i decessi. Per quanto riguarda le province, il 31 dicembre si contavano 15.769 positivi nel milanese, di cui 5.924 in città. Numeri che hanno fatto superare la soglia di allarme e l'incidenza dei casi sui 100mila abitanti, determinando il passaggio in gialla. «I dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca».
L'incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti è di 1.432 su un limite di 250, quindi quasi 6 volte tanto, così sono state superate le soglie di occupazione dei posti in terapia intensiva (al 13,3 per cento) su un limite del 10 per cento e del 17,5 per cento in area medica contro un limite del 15.
«L'espansione della variante Omicron ha accelerato la diffusione del virus, che per il momento, soprattutto sui soggetti vaccinati, si sta dimostrando meno aggressiva delle precedenti. L'arma per superare anche questa nuova recrudescenza rimane la vaccinazione - scrive il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana -. Sono fiducioso che se tutti i lombardi continueranno ad aderire alla campagna vaccinale, come sta accadendo in questi giorni, con oltre 110-120.000 somministrazioni quotidiane, sia di terze, seconde e anche prime dosi, riusciremo a contenere la situazione e soprattutto garantire la tenuta delle strutture ospedaliere», aggiunge. «Ringrazio a nome di tutti i lombardi il personale sanitario, che anche in questi giorni di festa continua a lavorare senza sosta, sia sul fronte delle vaccinazioni, dei tamponi che delle cure nei reparti».
Il passaggio in gialla non cambia nulla per i cittadini, ricorda il governatore «perché l'utilizzo della mascherina all'aperto è già prevista per tutte le fasce, compresa quella bianca». All'interno dei ristoranti e bar non c'è più la regola di stare allo stesso tavolo massimo quattro commensali e quindi bisogna soltanto esibire il green pass rafforzato anche per consumare al bancone, come del resto accade in tutta Italia.
In sostanza il nuovo decreto consente di a chi ha il green pass rafforzato (rilasciato a guariti e vaccinati) di svolgere tutte le attività anche in zona gialla. Fino al 10 gennaio basterà il green pass base per prendere i mezzi pubblici e viaggiare su treni, per accedere a palestre, piscine al chiuso, spogliatoi, ristoranti all'aperto e alberghi, impianti sciistici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.