Controlli: parchi, partenze e Navigli ancora nel mirino

"Grande attenzione" chiede il prefetto. Con la chiusura dell'Idroscalo ora si teme folla in Darsena e in autostrada

Controlli: parchi, partenze e Navigli ancora nel mirino

«Grande attenzione» ha rimarcato ieri mattina il prefetto Renato Saccone durante la riunione settimanale del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Visto però che al primo posto della scaletta di argomenti a palazzo Diotti c'erano senz'altro le imminenti festività pasquali, con un gioco di parole si potrebbe dire che quest'anno le priorità saranno proprio all'insegna delle due «p», ovvero partenze e parchi. Questo in riferimento ai due aspetti principali su cui dovranno concentrarsi in città i controlli mirati di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale (quest'ultima localizzata soprattutto nei parchi), quindi della Stradale alle barriere che portano alle principali direttrici lombarde (e dove chi è intenzionato a spostarsi dovrà essere pronto a mostrare l'autocertificazione) e naturalmente della Polfer.

In breve ieri in prefettura sono state puntualizzate le linee già concordate nei giorni scorsi affinché venga posta un'attenzione particolare ai luoghi di aggregazione e le verifiche siano concentrate soprattutto sulla mobilità stradale e autostradale, quindi sulle stazioni ferroviarie. Il tutto seguendo «un profondo senso di umanità» come ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, quindi evitando le esasperazioni. Naturalmente lo sforzo operativo previsto durante le cosiddette «vacanze pasquali» dovrà incidere sul normale dispositivo dei controlli e quindi sarà più significativo del solito. Così, tanto per non girarci intorno, è meglio che non si faccia illusioni chi aveva intenzione di esagerare violando in qualche modo le norme anti virus imposte dal governo in un periodo tanto cruciale per ottenere una vera svolta nella lotta contro il Covid-19.

La grande novità rispetto agli altri anni per questo ponte pasquale riguarda senz'altro la chiusura dell'Idroscalo, il polmone verde per eccellenza di Milano. Ci si aspetta così che la gente, obbligata a restare in città, cercherà di riversarsi su altri specchi d'acqua e quindi sui Navigli e sulla Darsena dov'è permesso passeggiare senza assembrarsi, portarsi anche cibo e bevande e che dal punto di vista dell'ordine pubblico (a meno che non arrivi una pioggia «risolutrice») resteranno quindi il grande «punto caldo» di queste festività. Una attenzione particolare sarà sempre concentrata sui luoghi di aggregazione giovanile per eccellenza: l'asse San Babila-Duomo-piazza Mercanti-via Dante, corso Garibaldi, piazza XXIV maggio e piazza Gae Aulenti. Qualora ci fossero situazioni emergenziali, ovvero situazioni più imponenti del previsto in materia di affollamento, il questore Giuseppe Petronzi ha previsto la presenza di nuclei mobili composti dalla forza pubblica guidata da funzionari, pronte al bisogno a spostarsi rapidamente da un capo all'altro della città.

Intanto, per riassumere, fino a tutta la giornata di domani saremo in zona rossa ed è vietato visitare amici e parenti.

Dal 3 al 5 aprile poi sarà tutto chiuso ma, com'era accaduto a Natale, è prevista una deroga che consentirà i pranzi di Pasqua e Pasquetta in casa. In Lombardia sarà così permesso spostarsi all'interno della regione in due e con bambini al di sotto dei 14 anni e/o con disabili non autosufficienti per andare a trovare amici e parenti.

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