Condanne dai tre agli otto anni per Massimo Ponzoni e altri quattro imputati, accusati a vario titolo di corruzione, sono state chieste dalla Procura di Monza che accusa l'ex segretario di presidenza della Regione di aver messo insieme una «squadra» che modificasse destinazioni d'uso e piani di governo del territorio in cambio di denaro e poltrone.
«I cinque imputati rappresentano una commistione patologica tra pubblico e privato - spiega in aula il pm - caratterizzato dal disprezzo delle regole. Ciascuno di loro rivestiva un ruolo. Quello di Massimo Ponzoni era fornire l'appoggio politico». Il cuore delle indagini è rappresentato dai Pgt di Desio e Giussano, su cui Filippo Duzioni, imprenditore anche lui imputato, avrebbe ottenuto cambi di destinazione d'uso attraverso l'intercessione di Ponzoni presso gli amministratori locali, in cambio di tangenti pagate con compromessi di acquisti immobiliari mai portati a termine, ma contabilmente regolari. Il tutto per costruire centri commerciali.
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