Corso San Gottardo riapre ma il tram non passa: è caos

Semafori in tilt, impossibile la circolazione dei mezzi. A2A all'opera per sistemare il guasto. Piazza XXIV maggio sarà pronta a febbraio

Corso San Gottardo riapre ma il tram non passa: è caos

Otto mesi di chiusura a vario titolo, ma la riapertura è un flop. Almeno per quanto riguarda i trasporti pubblici. E dire che in molti, soprattutto in corso San Gottardo, ci avevano fatto conto. In buona sostanza ieri il tram numero 3 doveva riprendere il suo abituale tragitto. Doveva. Promessa fallita perché all'ultimo momento - quello del «pronti, via» - i semafori sono rimasti mestamente spenti. E, senza di essi, i tram non circolano. «Troppo pericoloso, è impossibile farne regolare la circolazione dai vigili» dicono in Comune. Dove spiegano che la colpa non è loro e nemmeno di Atm. Per rimostranze rivolgersi ad A2A.

L'ente erogatore di energia elettrica sta ora esaminando l'accaduto e sta anche ponendo rimedio al danno che ieri mattina non ha consentito il ripristino del servizio della linea 3. Un regalino che i milanesi non hanno gradito. E in corso san Gottardo le proteste si sono alzate in modo vibrante. Milano è città civile e non ci sono stati atti di intemperanza, tuttavia la gente era alquanto delusa. Le prime risposte dovrà fornirle A2A, ora impegnata a mettere una pezza al buco nell'acqua. Il mistero, quello vero, è capire come mai dopo tanti mesi di blocco ci sia stata la sorpresina finale.

La riqualificazione di piazza XXIV Maggio in vista di Expo è in ballo dal 16 marzo. Alcune vie - Gorizia, Manusardi, Ascanio Sforza - vengono chiuse al traffico sul lato cantiere. Poi viene attivato un doppio senso alla circolazione su viale D'Annunzio. I disagi si sentono. Traffico rallentato, ma i disagi sono transitori, si dice. Per corso San Gottardo i problemi seri arrivano l'1 luglio con la chiusura totale, inizialmente prevista con termine 30 settembre, sia alle auto sia ai mezzi pubblici.

I negozianti sono preoccupati. Il cantiere blocca il transito anche dei pedoni e quando la gente non passa, il negoziante non vende, perché nessuno si fa ingolosire dalle vetrine. È un meccanismo a catena e a cascata. Al punto che c'è stato perfino un commerciante di abbigliamento che ha messo in vetrina - per pochi eletti, forse - un cartello eloquente, «Causa chiusura strada, -20% sulla nuova collezione». Oltre alla richiesta a Palazzo Marino di poter pagare Tari Tasi e Cosap ridotte, visti i tagli forzati alla clientela.

Stando al crono programma, corso San Gottardo avrebbe dovuto riaprire l'1 ottobre e i tempi sono stati sforati. Due settimane. Non sarà moltissimo ma quanto basta a non far felici gli abitanti della zona, non soltanto i residenti. Ora la sgradita novità, il corso riapre ma il tram non passa. E nessuna navetta è stata istituita.

Intanto, sull'intera area i lavori continuano. Ce ne sarà ancora per molto e si prevede che la chiusura definitiva dei cantieri arrivi solo a febbraio 2015. Per quel periodo parte della piazza, dalla Darsena ai caselli daziari, sarà interamente pedonalizzata, fatto salvo il transito di tram, taxi e il passaggio di un percorso riservato alle biciclette.

Ora siamo all'ultimo atto. Le maggiori sofferenze le pagherà la circolazione sulla cerchia dei Bastioni, con il traffico ridotto a una sola corsia per senso di marcia. E piccolo sollievo per le altre vie, tutte riaperte. Ma con sorpresa.

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