Ma quando ricapiterà di vedere il «Cristo morto» del Mantegna o «Il bacio» di Hayez da soli? Avvolti dal silenzio lasciarsi cogliere dalla sindrome di Stendhal? Così saranno le visite ai musei, nel bene e nel male, anche se alla Pinacoteca di Brera si sta ancora studiando come riorganizzare la riapertura. Il direttore James Bredburne vola altissimo e sta cercando di far tornare Brera cuore pulsante della città, con tanto di didattica per i bambini, partendo dai gusti del pubblico. Sul sito della Pinacoteca si invita a compilare il sondaggio pensato per cogliere lo stato d'animo degli eventuali visitatori, fino a chiedere loro quali «temi o grandi idee interesserebbe loro maggiormente esplorare» o «quale sezione preferirebbero visitare per prima». A breve comunque la Pinacoteca e la Biblioteca nazionale Braidense dovrebbero riaprire, con una veste grafica nuova per «mascherare» le regole di contenimento del Covid e cercando di organizzare quasi un'esperienza «su misura».
Così entro la settimana dovrebbero ripartire le vendite dei biglietti per la visita al Cenacolo. Anche se i posti saranno più che dimezzati, visto che qui il vincolo del distanziamento si sovrappone al passaggio attraverso le sale per far sedimentare le polveri da smog. Smog che probabilmente è diminuito per il lockdown, permettendo di ridurre di qualche minuto i tempi del percorso pre visita. Le parola d'ordine in corso Magenta sono passione («Non vediamo l'ora di riaprire» assicura Emanuela Daffra, direttore del Polo museale regionale) e cautela. «Seguiamo la regole del passo alla volta, ma se non ripartiamo non possiamo nemmeno capire come perfezionare le condizioni della visita». Non c'è dubbio comunque che si tratti di uno dei siti culturali più delicati da far ripartire.
Da venerdì sarà possibile tornare ad ammirare il complesso monumentale del Duomo che consiglia fortemente l'acquisto del ticket on line e ha deciso di ringraziare in modo speciale i medici lombardi: biglietto scontato del 50 per cento per loro e la famiglia per la visita da venerdì a martedì 2 giugno. Per poter ammirare il tramonto sulla città, dopo tanti mesi, le terrazze chiuderanno alle 20.
Così se il Fai ha riaperto le visite ai suoi beni venerdì, riscontrando un'enorme affluenza. Da Villa del Balbianello a Tramezzina sul Lago di Como, in pole position con 700 visitatori nel week end, Villa Della Porta Bozzolo (Va) 300 presenze. Solo in città Villa Necchi Campiglioe la Palazzina Appiani hanno totalizzato 300 visite.
Hanno riaperto ieri i musei civici e le prime otto biblioteche, con un calendario fino al 21 giugno «a scacchiera» e su prenotazione perché gli ingressi sono contingentati (vivaticket.it). Ancora incerta la data invece per il Castello Sforzesco, per problemi all'impianto di condizionamento che non sarebbe compatibile con il protocollo dell'Istituto superiore di Sanità.
Ieri hanno riaperto i battenti (e saranno aperti il martedì e il mercoledì) Galleria di Arte Moderna e Museo nazionale di Storia naturale, Acquario e Museo del Risorgimento che hanno totalizzato 31 presenze, mentre sono a 363 le prenotazioni per la settimana.
Domani e dopo toccherà a Palazzo Reale (dal giovedì alla domenica, dalle 11 alle 19.30), alla Casa Museo Boschi Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, alla collezione permanente del Mudec. Sabato e domenica sarà la volta di Museo del Novecento, Palazzo Morando, Museo Archeologico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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