Dirigibile fuori controllo Poi il volo finisce a Sesto

Dirigibile fuori controllo Poi il volo finisce a Sesto

Milano, come sempre, è pronta a tutto. E anche davanti a un imprevisto decisamente insolito e fuori programma come quello di ieri, per circa 30 ma febbrili minuti, non si è persa d'animo. Diciamocelo: ci mancava pure il dirigibile che se ne va in giro, fluttuando nel cielo, con una destinazione imprecisa e inimmaginabile e soprattutto con 5 uomini a bordo, a mettere in subbuglio polizia di stato, polizia locale, carabinieri, Polaria e 118. Che alla fine, dopo aver bloccato persino il traffico aereo dello scalo di Linate, sono riusciti a tamponare una situazione che, in un primo tempo, era apparsa dall'esito più che incerto. Il dirigibile, infatti, partito inaspettatamente alle 18.30 dall'Arena Civica, dopo aver preso varie direzioni, è atterrato in un campo a Sesto San Giovanni anziché in un area non lontana dall'aeroporto civile di Bresso dove avrebbe dovuto planare secondo i programmi, completamente andati in fumo. Quel che più conta è che nessuno si è fatto male: i 5 uomini a bordo, tra i 37 e i 59 anni di età, hanno toccato terra illesi.
Ma vediamo com'è andata. Il dirigibile usato dalla Bono Corporation per pubblicizzare la Fondazione Veronesi e la Lega italiana per la lotta ai tumori (Lilt) - ma soprattutto per «riesumare» un velivolo da favola e utilizzarlo a scopi commerciali per Expo 2015 - era pronto per un volo dimostrativo fino a Bresso. Durante il collaudo, però, sono sorti dei problemi e, dopo aver urtato dei piloni all'Arena durante il decollo, ha strappato il telone, perso il timone e intorno alle 18.30 si è librato in volo senza riuscire a recuperare un adeguato controllo, la giusta direzione.
I milanesi si sono messi a testa in su per seguire l'imprevedibile direzione e la sorte di quell'areonave lunga venti metri. E la «macchina» dell'efficienza meneghina è scesa in campo con qualche centinaio di uomini per cercare di porre rimedio a qualsiasi evenienza si fosse presentata. Personale sanitario e delle forze dell'ordine che da terra ha seguito il dirigibile senza mai perderlo di vista lungo tutto il suo percorso. Nel frattempo lo spazio aereo nord di Linate, per precauzione e sicurezza, veniva chiuso per 20 minuti durante i quali nessun volo, nonostante lo scalo abbia mantenuto la propria operatività, è decollato o atterrato. E nel campo di Bresso, in via General Govone, alle 19.04, finalmente il dirigibile è atterrato non proprio in maniera morbida, danneggiandosi gravemente ma senza che gli occupanti si ferissero.
Ma il dirigibile avrebbe realmente potuto precipitare sulle case? A chiarire i dubbi è Roger Zanesco, appassionato di volo e rappresentante dell'associazione Aeroporti Lombardi. «È difficile che un dirigibile precipiti - spiega l'esperto - ma è anche vero che non è un mezzo in grado di far fronte a emergenze, seppur minime. È come una barchetta senza remi».

A differenza dell'aereo che, anche con un motore fermo, compensa con le ali e la forma aerodinamica, il dirigibile è più facile da mettere fuori gioco. «Non è solo un saccone che vola - puntualizza Zanesco da appassionato di aerei - ma ci ispira poca fiducia».

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