Drammi dal nuovo millennio

Drammi dal nuovo millennio

Per ben tre edizioni «Tramedautore», il festival internazionale della nuova drammaturgia che si tiene in apertura di stagione al Piccolo, si è focalizzato sulla nuova scena africana. Anche quest'anno una sezione della rassegna è dedicata alle autrici più rappresentative del Capoverde, dell'Etiopia, dello Zimbabwe e del Ruanda. Quest'ultima nazione in particolare sarà al centro di una tavola rotonda e di uno spettacolo («Il Rwanda delle donne» di Marie Louise Niwemukobwe, un racconto danzato e accompagnato dal suono delle chitarre) che si terranno martedì 25 settembre nel chiostro del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello.
L'apertura della manifestazione è invece affidata a un capolavoro della letteratura latina, reinterpretato da cinque tra i più significativi drammaturghi italiani contemporanei. Il «Satyricon» che sarà messo in scena al Grassi oggi alle 19.00, e che rimarrà in cartellone fino a domenica (informazioni tel. 848.800.304), è una performance teatrale di ben quattro ore e mezza, diretta da Massimo Verdastro e tratta da riscritture di cinque capitoli dell'opera di Petronio a cura di Antonio Tarantino, Marco Palladini, Letizia Russo, Magdalena Barile, Lina Prosa e Luca Scarlini. L'edizione 2012 di Tramedautore si intitola «Trametissage» per evidenziare gli intrecci tra diversi linguaggi e culture che la caratterizzano, e che risaltano soprattutto nei «Racconti del mandala» di Andrea Balzola. In questo spettacolo multimediale che si terrà lunedì 24 settembre alle 20.30 la soprano e performer Francesca Della Monica interagirà con le scenografie del videomaker anglo-etiope Theo Eshetu su di una partitura sonora e luminosa di Mauro Lupone e Liliana Iadeluca. Al centro di una rappresentazione dal forte impatto sensoriale, arcaica e ipertecnologica allo stesso tempo, è il tema della rigenerazione interiore, svolto attraverso personaggi e vicende legati da profonde connessioni simboliche.
Il cartellone di «Trametissage» continua con «Vita», uno spettacolo di Angelo Longoni sull'eutanasia, interpretato da Pamela Villoresi, Emilio Bonucci ed Eleonora Ivone (giovedì 27 e domenica 30). La pièce narra di una donna la cui esistenza è sospesa a causa di un incidente stradale: attorno a lei un padre intenzionato a liberarla dallo stato vegetativo permanente nel quale giace e una madre invece ferma nel difenderne la vita in ogni caso e a ogni costo.
Il festival dedica anche due giorni della sua programmazione a Remo Binosi, il giornalista, drammaturgo e sceneggiatore scomparso nel 2002, reso celebre nel 1994 dalla commedia «L'attesa» (che nel 2000 ha avuto una bella traduzione cinematografica diretta da Giorgio Treves). Il 28 settembre andranno in scena «Il martello del diavolo» con Maria Ariis e Paola Salvi, e una lettura della «Regina Margò» diretta da Massimo Navone.

Il giorno successivo sarà la volta di una serie di incontri su Binosi con attori e registi che hanno collaborato con lui e con studiosi che hanno approfondito le sue opere: tra gli altri Elisabetta Pozzi, Stefania Rocca, Renata Molinari e Cristina Pezzoli.

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