Tornano le ronde, ma nel centrosinistra. E non tutti la prendono bene. «Tanto vale votare direttamente il centrodestra» commenta qualcuno nel profilo di Gianfranco Librandi, candidato di «Più Europa» in Lombardia e della candidato della sinistra nel collegio uninominale di Milano.
È lui che propone «la costituzione di comitati di cittadini e militari». Lo fa con i suoi spot, visibili anche in tv. E questi comitati non sembrano molto diversi dalle famose ronde (leghiste, o padane) di cui molto si era parlato più di dieci anni fa.
E in effetti, all'epoca, Librandi «navigava» in mari politicamente molto diversi dagli attuali, dalle parti del centrodestra per essere più precisi, prima di spostarsi al centro, con «Scelta civica», per approdare infine al Pd di Matteo Renzi, che ha seguito in «Italia viva», prima di tornare sui suoi passi e candidarsi (a Milano, in Lombardia e in Calabria) nel centrosinistra, e in particolare in «Più Europa», la piccola formazione radical-liberale di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
Ed eccoci al programma elettorale del candidato. Fra molte mirabolanti proposte, ecco la soluzione per l'insicurezza urbana. «Basta microcriminalità, violenza e disordine nei quartieri - ha scritto Librandi nel suo profilo - Promuoverò la costituzione di comitati di cittadini e militari in pensione per collaborare con forze dell'ordine e magistratura per una sicurezza partecipata da tutti».
«Non c'è sicurezza senza inclusione sociale - ha spiegato poco dopo - Insieme al contributo dei cittadini e del terzo settore si può migliorare la sicurezza delle città e delle periferie. Basta terrorismo mediatico e demonizzazione delle minoranze. Come fare? Bisogna organizzarsi con comitati di quartiere che collaborino con le istituzioni e i centri educativi».
«Saranno felici gli amici di Più Europa» osserva qualcuno. «Mi sarei aspettato qualcosa di diverso dai leghisti» commenta un altro.
E viene anche in mente che pure la posizione di Librandi sull'Ucraina era stata molto poco in linea con quella del centrosinistra. «Non capisco perché gli elettori di sinistra debbano sentirsi dire dal loro candidato le stesse cose che dicono quelli di destra - commenta un elettore - A questo punto tanto vale votare direttamente FdI».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.