Emergenza tamponi: arrivano nuovi centri e cambiano le regole

La task force aumenterà l'offerta dei test. Chiesto l'aiuto di medici, farmacie e ospedali

Emergenza tamponi: arrivano nuovi centri e cambiano le regole

Potenziamento delle linee di tamponi e ordine nelle priorità per le richieste. Sono questi i primi risultati della Task force tamponi istituita dalla vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. La task force guidata da Guido Grignaffini si è riunita ieri per dare delle prime risposte urgenti, come l'ampliamento del numero dei punti tampone.

Il problema a Milano ma in tutta la Lombardia è l'altissima domanda di test, fai da te, eseguiti in farmacia o nei punti tampone, che hanno messo in crisi il sistema di Ats delle prenotazioni e causato file di qualche ora ai punti della Regione. Nel mese di dicembre sono stati effettuati circa 3,5 milioni di di tamponi in Lombardia pari al 22,3 per cento di tutti quelli eseguiti nel paese nell'ultima settimana.

Da dopodomani sarà attivo un nuovo centro tamponi massivo a Gallarate (Va), mentre sono state aggiunte 8 nuove linee presso il centro di Trenno a Milano ed è in fase di allestimento un nuovo centro tamponi alla Fiera Milano City che sarà attivo nei prossimi giorni.

Inoltre, tutte le Asst sono state invitate ad attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi, mentre la direzione generale Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per invitarli a effettuare direttamente i tamponi ai propri pazienti evitando loro inutili e talvolta rischiosi spostamenti. «Abbiamo chiesto alle farmacie - spiega Grignaffini - la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni slot specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti. La direzione generale Welfare, a questo proposito, ha già concordato con Federfarma l'invio di una richiesta formale».

A fronte dell'aumento di incidenza e di richiesta di tamponi diagnostici sono state anche definite nuove linee guida più stringenti che mettono ordine tra le priorità e razionalizzano l'offerta, garantendo la possibilità di eseguire tamponi ove necessario. Il sistema di testing a carico del Sistema sanitario regionale deve essere prioritariamente dedicato in forma esclusiva ai pazienti sintomatici e con richiesta da parte del medico di base e pediatra di libera scelta (tramite prenotazione informatica). In particolare, la priorità assoluta per poter richiedere un tampone va ai casi sintomatici (con prenotazione da parte del medico o Ats), seguito da guarigione (con stampato provvedimento di isolamento o prenotazione di Ats) e contatti stretti per fine quarantena, sorveglianza scuole e rientro da estero (con provvedimento di isolamento o prenotazione di Ats). Infine green pass (farmacie o privato autorizzato).

Il fenomeno dell'assalto ai tamponi, per casi presunti o sospetti, contatti o per semplice paura o precauzione è diventato talmente imponente che si sono registrate vere e proprie migrazioni da un comune all'altro, in particolare da Milano ai comuni limitrofi a caccia di test. Per tutelare i suoi concittadini il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, ha deciso di riservare il servizio di tamponi rapidi ai soli residenti nel comune. «Vista la situazione di disagio degli ultimi giorni - spiega il primo cittadino - con code e attese lunghissime e sentiti farmacisti, infermieri e volontari, abbiamo deciso di riservare dal primo di gennaio il servizio di tamponi rapidi esclusivamente a chi risiede a Buccinasco. Negli ultimi giorni in tutto il territorio la situazione è diventata insostenibile e crediamo sia giusto anche limitare gli spostamenti tra Comuni migliorando la gestione delle code in farmacia. Le persone che vengono a tamponarsi nella nostra farmacia comunale - spiega Pruiti - arrivano per lo più dai comuni limitrofi, il dieci per cento da Milano. Non so perchè ne arrivino così tanti, forse si è sparsa la voce che siamo veloci. Ci sono file di tre ore, tre ore e mezzo».

A Buccinasco anche il numero di contagi è di molto superiore rispetto ai «vicini»: «Questa mattina siamo a 500 - continua il sindaco -. Se pensiamo che con 108 positivi eravamo in zona rossa....Anche per questo occorre serrare un po' le fila, seppure a malincuore, testando solo i nostri residenti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica