Festività e anniversario: laVerdi in grande spolvero

Sono quattro gli appuntamenti all'Auditorium, eventi esclusivi per Milano. E torna il Messiah con Ruben Jais

Viviana Persiani

L'approssimarsi delle festività di fine anno è l'occasione ideale per riavvicinarsi alla bella musica. E chi meglio de laVerdi può offrire momenti indimenticabili, dal vivo, per accompagnarci con la giusta predisposizione di spirito alle prossime giornate? Ecco allora che all'Auditorium di largo Mahler torna a grande richiesta il Messiah (oratorio per soli coro e orchestra) di George Frederic Händel. Composto nel 1741 ed eseguito per la prima volta con grande successo a Dublino il 13 aprile 1742, il capolavoro del compositore tedesco naturalizzato inglese, sarà proposto al pubblico più trasversale mercoledì 19 dicembre (ore 20,30), nella tradizionale cornice dell'Auditorium. Un augurio speciale ed emotivamente carico di significati per i milanesi e non solo.

Per l'occasione, gli strumentisti de laBarocca, l'ensemble specializzato de laVerdi nella musica sei-settecentesca, saranno affiancati dai coristi dell'ensemble vocale, diretto da Gianluca Capuano, e da un cast di solisti specialisti del genere: Silvia Frigato (soprano), Filippo Mineccia (contralto), Cyril Auvity (tenore), Renato Dolcini (baritono). A dirigere questo appuntamento ormai tradizionale de laVerdi sarà come sempre il Maestro Ruben Jais. «Il Messiah è un appuntamento tradizionale - spiega il Maestro - e noi lo proponiamo in occasione delle festività natalizie anche se nell'opera di Händel, strutturata in tre parti, solo la prima è dedicata alla nascita di Gesù; la seconda al periodo quaresimale fino alla Resurrezione e al celeberrimo Alleluja, brano che tutti conoscono. La terza parte invece è dedicata al giudizio universale. Il Messiah è una di quelle partiture che ogni volta danno la capacità al direttore di studiare nuove soluzioni timbriche, dinamiche, di equilibri e di fraseggi». Non solo. Com'è ormai tradizione da oltre vent'anni, laVerdi brinderà al nuovo anno, con il suo pubblico e con Milano, intonando le note immortali del prodigioso Inno alla Gioia - esaltante finale della Nona Sinfonia di Beethoven. Rivoluzionaria e misteriosa, la Nona sinfonia di Beethoven regala sempre emozioni nuove e imprevedibili.

I quattro appuntamenti all'Auditorium di largo Mahler (29-30-31 dicembre, ore 20 e 1 gennaio, ore 16) sono ormai un evento esclusivo e un rito immancabile per Milano, che continua la tradizione consolidata di eseguire il capolavoro di Beethoven come avviene anche a Berlino, Vienna e New York. Un brindisi ideale che nel corso della stagione 2018-19 sarà ancora più significativo, visto che si festeggiano i 25 anni dalla fondazione dell'Orchestra sinfonica. Quest'anno l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ritrova la bacchetta del suo direttore musicale, il Maestro di Claus Peter Flor, che aveva diretto la prima edizione del capolavoro beethoveniano nel 1999, in occasione dell'inaugurazione dell'Auditorium di Milano e successivamente nella stagione sinfonica 2017 de laVerdi. La sua formazione, esperienza e sensibilità, porteranno una nuova intensa interpretazione di questo capolavoro senza età. Sul palco, naturalmente, anche il Coro Sinfonico diretto Erina Gambarini.

A completare uno scenario d'impatto inimitabile, con circa 200 persone in scena tra musicisti e orchestrali, anche quattro solisti di fama internazionale: il soprano Karina Gauvin, il contralto Sonia Prina, il tenore Cameron Becker e il basso Jochen Kupfer. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: da martedì a domenica (dalle 10 alle 19) tel. 02.83389401/2/3; www.laverdi.org o www.vivaticket.it.

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