Le fiamme sono state domate piuttosto in fretta dai vigili del fuoco di Milano. Tuttavia è stato il fumo, scaturito dall'incendio e che ha invaso buona parte degli ambienti dell'ospedale Fornaroli di Magenta a preoccupare maggiormente e a far scattare l'allarme che ha poi portato all'evacuazione del settimo e dell'ottavo piano della struttura, tra i reparti di ostetricia-ginecologia, pediatria e patologia neonatale.
Le fiamme hanno cominciato a propagarsi intorno alle 18.40, da un montacarichi che viaggiava tra il settimo e l'ottavo piano e sul quale in quel momento c'erano delle spazzature. Pare sia stata una sigaretta caduta accidentalmente proprio sulla pattumiera a innescare il rogo, ma la circostanza deve ancora essere verificata al cento per cento.
Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco e, immediatamente dopo, anche i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso insieme alle sette ambulanze messe a disposizione dal 118. Nessun paziente, però, è rimasto intossicato e nessuno è stato costretto a lasciare l'ospedale: soltanto alcuni bambini piccoli sono stati trasferiti dalla pediatria in un altro reparto della struttura. Intanto a Malpensa, nel caso in cui si fosse malauguratamente verificata un'emergenza improvvisa, si preparava per ogni evenienza un elicottero. Tuttavia quando si è capito che la situazione era sotto controllo la possibiltà, paventata in precedenza, di evacuare tutto l'ospedale, è sfumata in fretta e la situazione è tornata alla normalità.
Il sistema antincendio dell'ospedale - ha dichiarato Carla Dotti, direttrice generale dell'ospedale Fornaroli - ha funzionato, le porte ai piani si sono chiuse automaticamente e il fumo è scivolato come previsto verso il basso».
Purtroppo la paura, quando scoppia un incendio in ospedale, è tanta. E non solo per ragioni evidenti, ma per dei trascorsi preoccupanti. Tra il 2011 e il 2012 sono stati appiccati diversi incendi dolosi alla clinica Mangiagalli, all'ospedale di Rho e al San Carlo.
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