Firme per il percorso dei bus. "L'isolamento è insicurezza"

Con il metrò arrivano le proteste per le nuove linee di superficie. Ma fra San Siro e via Martirano imperversano anche gli abusivi

Firme per il percorso dei bus. "L'isolamento è insicurezza"

Quartieri storici, identità forti. Ma in zona 7 l'isolamento è una minaccia. «Genera insicurezza - spiega Pietro Tatarella - Noi rivedremo il contratto di servizio con Atm. E vogliamo portare la Rossa da Bisceglie a Olmi». «Baggese», capogruppo azzurro in Comune, Tatarella non fa sconti: «Cinque anni di disastri, emblema il parco delle cave simbolo dei quartiere e oggi tornato nel degrado. Con gli alleati stiamo elaborando una credibile alternativa». L'alternativa si chiama Marco Bestetti. Sicuro candidato presidente del centrodestra, in cima alle priorità, mette proprio il tema bus. «Due linee sono state segate - spiega Bestetti - la 63 collegava Olmi a De Angeli.

Poi si è fermata a Bisceglie. Dopo proteste e 6mila firma è stato ripristinato il percorso ma solo in alcuni orari. Non basta. Lo stesso la 72. Ora è un problema: il metrò non così diffuso e poi gli anziani hanno difficoltà senza gli ascensori». «Ma il fallimento è su tutti i fronti. Ciclabili, degrado, scuole abbandonate, Marchiondi. Fatico a salvare qualcosa». Possibile avversario è l'attuale vicepresidente Ivano Grioni (Pd): «Con l'apertura della M5 c'è stata una riorganizzazione e ogni cambiamento può essere un problema - spiega - ma abbiamo ottenuto qualcosa. Non solo per la 63: la 72 sarà spezzata in due e diventerà 76 da Quinto a Bisceglie». Il presidente uscente Fabrizio Tellini (ex Idv) non si ricandida ma rivendica «indubbia soddisfazione, grande lavoro di squadra con tanti temi affrontati, anche difficili come i trasporti. Serve il coraggio di innovare e poi motivare le scelte coi cittadini». Il capogruppo azzurro Antonio Salinari boccia la sinistra: «Hanno dimostrato di non saper gestire le periferie e la città, trascurando i quartieri e trattando i cittadini di periferie come serie B». Cita Muggiano, coi terreni «invasi da abusivi» e «ora tocca ai privati smaltire i rifiuti».

Mette il dito nelle piaghe di San Siro Alessandro De Chirico (Fi): «La grande occasione dell'Expo è stata sprecata. Spero non lo sia l'ex Trotto. Ma anche gli spazi di aggregazione hanno funzionato meno. Scuola Manara, via Zoia, Quarto Cagnino, problemi irrisolti. La gente nei quartieri popolari la sera si barrica in casa». Altro papabile Pd è Lorenzo Boati: «Ci siamo impegnati per rivitalizzare i quartieri e le occupazioni ci sono state affrontate anche a San Siro - risponde - Abbiamo lavorato nel sociale: attività culturali, solidarietà, anziani, sempre a stretto contatto col territorio. La zona fa da regia, mette a sistema quel che già c'è». Ma di «disastro parla anche Tina Ghilardi (Lega): «Vedo persone che hanno bisogno». E cita il classico «piccolo grande problema». «Marciapiedi che fanno paura in via Broggini, quasi inaccessibili ai disabili». In pista anche la lista di Corrado Passera e i 5 Stelle.

«Bene le attività socio culturali - dice il grillino Tiziano Creola, che corre in Comune - Altra cosa le manutenzioni e sulla mobilità abbiamo condiviso le critiche Le Zone possono poco, ma alcuni strumenti non sono stati utilizzati, come i referendum».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica