Foibe, la sinistra perde la memoria

Celebrazione comunale "muta" al monumento. Ma rimediano associazioni e Fdi

Foibe, la sinistra perde la memoria

Poca voglia di ricordare le foibe. Nella comunità degli esuli di Istria Fiume e Dalmazia, c'è la convinzione che il Comune si mostri ancora una volta poco convinto nel celebrare il Giorno del ricordo.

Per domani Palazzo Marino ha organizzato in piazza Della Repubblica una celebrazione «muta» e in forma «ridotta». Per molti, le «restrizioni» sono incomprensibili. Come in altre occasioni, il Comune sembra in ritardo o poco attento. Il cerimoniale parla di esigenze organizzative legate al Covid e a Palazzo Marino escludono che ci siano altre ragioni ostative. «Siamo sempre andati senza problemi» ribattono, mentre spiegano che il sindaco Beppe Sala non parteciperà per una trasferta concomitante e interverrà sicuramente la vice, Anna Scavuzzo.

«In Consiglio comunale ci sarà un momento di ricordo - nota Matteo Forte - perché, come ogni anno lo abbiamo chiesto noi di Milano popolare, o Fdi. Questo accade perché non c'è quell'attenzione che, giustamente, viene dedicata alla Giornata della memoria. Evidente dal diverso atteggiamento si deduce che ci sono episodi di serie A e di serie B. Si tratta di un giudizio influenzato dall'ideologia di sinistra, secondo cui le foibe non devono avere la dignità di essere ricordate come si deve». «Anche le vicende che ho studiato - spiega Forte, che da storico si è occupato dell'eccidio di Porzûs - dicono che quella gente è stata vittima di due totalitarismi. Nelle foibe sono finiti anche antifascisti italiani. Non voler ricordare è un retaggio novecentesco della sinistra».

Altri Comuni hanno previsto eventi. A Cinisello Balsamo, per esempio, un momento commemorativo è previsti al Giardino martiri delle foibe «Norma Cossetto», col sindaco Giacomo Ghilardi e l'assessore Riccardo Visentin. E mercoledì 16 sarà presentato il libro «Verità infoibate» di Fausto Biloslavo e Matteo Carnieletto. A Pessano con Bornago ci saranno letture in memoria. Ma anche a Segrate, amministrata dal Pd, sono previste celebrazioni importanti: domani alle 11.30 al Giardino di via Grandi e sabato alle 17 al Centro Verdi la presentazione del libro di Tarticchio, «Sono scesi i lupi dai monti».

Milano continua ad avere un altro approccio. E dai municipi non risulta niente. Così gli eventi celebrativi saranno per lo più affidati alle associazioni o ai partiti. «Il nostro movimento - spiega Romano Cramer, segretario del Movimento Nazionale Istria Fiume Dalmazia - collocherà delle coccarde tricolori su piazze e vie della nostra storia: Fiume, Pola, Istria, largo Martiri foibe, per far sì che la gente passando si chieda perché e ricordi».

Fratelli d'Italia domani deporrà dei fiori in piazza della Repubblica e alle 18.30 terrà una fiaccolata. Il giorno dopo, grazie a un'idea di Enrico Turato (Zona 8) e all'iniziativa condivisa col capogruppo Riccardo Truppo, ha organizzato un evento in sala Alessi coi suoi eletti: «Davanti a una storia come questa che nessuno ha voluto raccontare per decenni nella speranza di farla scomparire dalla memoria collettiva - spiega Truppo - senti imperante l'esigenza di raccontarla.

Se ancora oggi qualcuno preferisce non parlarne per dare una ricostruzione dei fatti edulcorata l'impegno deve essere doppio. Quest'anno toccherà a noi portare a Palazzo Marino questo tema, nel luogo istituzionale di Milano per eccellenza, sperando che eventi come questo non siano più considerati un'eccezione ma consuetudini della città».

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