Ci sarebbe una mente dietro il furto delle foto hard di Diletta Leotta e la loro diffusione in Rete. E sarebbe quella di un ragazzino. Gli inquirenti hanno individuato un minorenne che avrebbe delle responsabilità nel caso di hackeraggio che ha coinvolto la conduttrice di Sky sport. Per questo la Procura ha trasmesso il fascicolo alla Procura per i minorenni, che quindi porterà avanti le indagini.
L'inchiesta era partita circa un anno fa. Il pool reati informatici della Procura, guidato dal pm Alberto Nobili, aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'ipotesi di reato di accesso abusivo a sistema informatico. Le immagini erano state trafugate dal cellulare di Diletta Leotta, che le aveva salvate e le conservava sul «cloud», la memoria virtuale del telefonino. Le carte sono passate ai pm minorili competenti per gli accertamenti sulla posizione di un minorenne. L'adolescente avrebbe condiviso per primo le fotografie su internet. Gli accertamenti per risalire alla fonte abusiva di una decina di scatti (i video inizialmente girati sarebbero invece risultati dei falsi) in cui la conduttrice appare nuda e in situazioni private erano iniziati dopo la denuncia presentata dalla vittima alla polizia postale. Le immagini erano diventate virali in pochi minuti, condivise da centinaia di utenti e con l'hashtag #Leotta erano finite in cima alle classifiche dei contenuti più cliccati sui social network. Una vicenda «estremamente grave» l'aveva definita in un comunicato l'ufficio stampa del volto noto di Sky, che ha subito «una gravissima violazione della privacy ed è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata». Diletta Leotta si era anche dovuta difendere dalle accuse di aver pubblicato lei stessa gli scatti per guadagnare notorietà. «È il commento più semplice da parte di persone poco intelligenti e sensibili», aveva dichiarato.
Le indagini della Procura e della Polizia postale hanno quindi portato a individuare uno dei responsabili e l'obiettivo di arrivare a risolvere il caso sembra più vicino. C'è almeno una persona indagata. Si tratta di un giovane che avrebbe dato il via alla condivisione delle immagini.
Anche se non sarebbe stato lui ad accedere abusivamente al «cloud» di Diletta Leotta per rubarle. Ora toccherà comunque alla Procura per i minorenni accertare le eventuali e precise responsabilità del ragazzo finito nel mirino degli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.