Chiara Campo
A Milano i no sono così pochi o - il 4% del totale - che «non è stato possibile esaminare» a fondo il campione. Dovrebbe bastare questa scheda all'interno del sondaggio presentato dai delegati del Comitato olimpico internazionale che ieri hanno concluso l'ispezione di 6 giorni tra Milano e Cortina, candidate a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, per convincere anche i politici più scettici a salire sul carro, comunque vada a finire. Leggi i 5 Stelle che solo due giorni fa hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo per non soccombere alla Lega. Dopo quello presentato a ottobre 2018 a Buenos Aires il Cio ha condotto tra 7 e 19 febbraio un nuovo sondaggio sul gradimento della popolazione sia in Italia che in Svezia. Il campione: 2.515 italiani, 613 milanesi, 607 lombardi e altrettanti veneti, 628 italiani che non risiedono nelle regioni interessate. Solo il 4% in Italia e a Milano si dichiara nettamente contro i Giochi. Nel Paese l'83% è a favore - per le opportunità di business (19%), buona pubblicità e slancio internazionale (18%), crescita del turismo (15%), vantaggi per i territori (13%) - e il 13% è neutrale. Resta quel 4% che considera i Giochi troppo costosi (29%), ritiene le città non adatte, in particolare Milano «non ha le montagne». Il 64% dichiara che comprerebbe biglietti per assistere alle gare e il 43% si offrirebbe come volontario. I fan volano a Milano addirittura all'87% (5 punti in più, quasi un plebiscito), i neutrali calano al 10% (il modello Excel arrotonda i decimali per eccesso quindi non bisogna stupirsi se la somma per Milano e Veneto fa 101% invece di 100). In città conta più essere vetrina internazionale che il business (in Veneto è il contrario), sale al 74% la percentuale di chi comprerebbe ticket e al 52% la voglia di partecipare come volontari. Nel resto della Lombardia i favorevoli sono l'81% e in Veneto l'80. Colpisce che nel resto d'Italia la percentuale dei favorevoli sia più alte che nelle regioni interessate: 85%. E i dati sono in crescita. I favorevoli sono passati da ottobre 2018 a febbraio dall'80 all'83% considerando il totale degli italiani, dall'83 all'87% tra i milanesi, dal 71 all'81% in Lombardia. In Veneto chi si dichiara nettamente a favore cala dall'83 all'80% ma calano di un punto i contrari (solo il 3%) mentre salgono gli indecisi (dal 14 al 18%). Nella sfidante Stoccolma il gradimento è salito ma si ferma al 55% (a ottobre era al 43), con il 28% degli indecisi e il 17% contrari.
Qualche chiave di lettura fornita dal Cio. Le Olimpiadi sono viste come opportunità per lo sviluppo economico, si ritiene che i soldi saranno spesi bene e miglioreranno trasporto pubblico, impianti sportivi e accessibilità. Ingorghi (39%) e spreco di denaro (38%) sono le due principali obiezioni sollevate dai «gufi». Tra i tifosi sono in lieve maggioranza uomini e pensionati.
I giovani tra 16 e 29 anni vedono più vantaggi per il turismo, salendo con l'età per il business. Tra gli italiani contrari c'è chi segnala il rischio corruzione (10%), chi sostiene che Torino sarebbe stata meglio di Milano (5%) e chi dice che Milano e Cortina sono troppo distanti tra loro (4%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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