Giussano, lacrime e rabbia per i due bimbi uccisi dal padre

Giussano, lacrime e rabbia per i due bimbi uccisi dal padre

Un sorriso che trafigge il cuore, gli occhi di una giovane mamma che con il suo bambino aveva avanti a sé una nuova vita. Tutto distrutto dall'inspiegabile follia omicida di un padre che ha ucciso i suoi due figli, devastando per sempre la vita delle loro due madri, sue ex compagne. Ancora ricoverato in ospedale dopo aver tentato il suicidio, Michele Graziano sarà probabilmente sentito oggi dagli inquirenti e sottoposto a perizia psichiatrica. Tra i conoscenti della coppia intanto, è solo rabbia e dolore.
Una famiglia allargata come ce ne sono a centinaia, divenuta scenario di una tragedia. La Brianza è sconvolta dal duplice omicidio che martedì sera ha visto protagonista Michele Graziano, 37enne dipendente di Esselunga. L'uomo si stava separando da sua moglie Valentina Neri, 24enne anche lei dipendente della stessa catena di supermercati, dalla cui unione era nato Thomas, 2 anni. I due si erano conosciuti nel negozio di Giussano, quando l'uomo era alla fine di una precedente relazione con un'altra Valentina, Confalonieri, di 34 anni, madre della primogenita Elena, 9 anni. «Aveva difficoltà economiche, faticava a vedere i figli – commenta il legale di famiglia – ma i rapporti erano distesi, tra tutti e tre». Le donne della sua vita, le due “Valentina”, lavoravano ancora nello stesso negozio, senza alcun apparente attrito a dividerle, mentre Graziano si era trasferito a Paderno Dugnano e per lavorare aveva scelto il negozio di Lissone. Eppure, secondo voci di paese, Graziano non era sereno, pare avesse già pensato di togliersi la vita una volta. Martedì sera, dopo aver portato i due piccoli nell'appartamento che aveva diviso con la Neri, ha messo in pratica il suo intento. Ha accoltellato i due bambini e, prima di volgere la lama contro di sé, ha chiamato il fratello per dirgli che aveva ucciso i suoi piccoli. Mentre la Procura di Monza attende lo scioglimento della prognosi sulle sue condizioni per poterlo interrogare sconforto ed incredulità pervadono amici e conoscenti della coppia.
«Sono sconvolta e arrabbiata – commenta una collega delle due donne – mi sento impotente. I bambini non hanno colpa, non si devono toccare. Auguro a lui un inferno in terra e prego il Signore perché dia forza alle mamme». Nessuno si aspettava una tale violenza. «Erano davvero una bella coppia – dichiara B.A.

, ex collega di Graziano, parlando della sua ultima storia –. Non resta che pregare per i due angeli». E lì, in via IV novembre a Giussano, restano solo frammenti di ricordi felici, nella palazzina dai mattoni rossi in cui due bambini avrebbero potuto crescere felici.

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