Luca Testoni
Nella Sala delle Grida «urla» il jazz. E che jazz. Il freschissimo (grazie all'aria condizionata...) salone «in» di Palazzo Mezzanotte, la sede della Borsa, dove un tempo non tanto lontano, nell'era pre-digitale, «andavano in scena» le contrattazione degli agenti di borsa, ospiterà la decima edizione del «Midnight Jazz Festival» (in un gioco di parole che rimanda alla sede della rassegna e al celebre standard jazz «'Round Midnight» di Thelonius Monk). Cinque concerti in tutto, in programma tra stasera e il 27 luglio - si inizia alle 21 e l'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (proverbiali le code per aggiudicarsi uno dei 450 posti a disposizione, ndr) -, in una location che con la storia del jazz milanese ha molto più a che fare di quel che si pensi: in passato, all'interno di Palazzo Mezzanotte, là dove ora si trova la Sala degli Scavi Romani, c'era il bar-ristorante-balera Taverna Ferrario dove si esibirono Natalino Otto, Gorni Kramer, Giorgio Gaslini e compagnia cantante.
Le due «star» della kermesse patrocinata dal Comune e sostenuta finanziariamente da Borsa Italiana sono state posizionate sapientemente all'inizio e alla fine. La première toccherà a Peppe Servillo, ammirato ieri al Festival di Villa Arconati nel concerto-omaggio a Lucio Battisti, alla testa di un insolito trio di cui fanno parte gli argentini di Cordoba Javier Girotto (sax soprano e baritono, clarinetto basso e flauti andini) e Natalio Mangalavite (pianoforte, tastiere e voce); mentre, per l'epilogo del 27 luglio, Paolo Jannacci sarà in scena con il quartetto suo e del papà Enzo (il batterista Stefano Bagnoli, il contrabbassista Marco Ricci e il trombettista Daniele Moretto).
Se, attraverso tango, jazz, milonga e profumo di melodie napoletane, l'ex Avion Travel e soci proveranno a dire la loro sulla famiglia e sui rapporti molto diversi che possono nascere al suo interno (come nel concept-album «Parientes»), Jannacci, nella duplice veste di pianista e cantante, alternerà i nuovi pezzi di «Hard Playing», la sua ultima incisione, a riletture di classici jazz, del papà e di Paolo Conte.
Nel mezzo, un tris di concerti e non pochi motivi d'interesse. A cominciare dal live del 20 luglio con i Poker capitanati da Luigi Bonafede, uno dei pochissimi a suonare alla grande sia pianoforte sia batteria e il cui legame con Milano ruota attorno alla stagione del «Capolinea».
Nel suo combo (del quale fanno parte anche il contrabbassista Marco Vaggi e il batterista Nicola Angelucci) c'è anche il tenorista Pietro Tonolo, uno dei grandi del sax italiano versione esportazione, che negli anni Ottanta fece parte del quintetto Five For Jazz di Bonafede e del quale faceva parte anche il compianto contraltista Massimo Urbani, e cioè colui che spazzò via la stagione dei senatori e aprì la strada alla new wave del jazz tricolore la cui onda lunga è arrivata fino ai giorni nostri.In cartellone, anche il quintetto della cantante jazz Elisa Marangon (il 25 luglio) e l'omaggio ad Adrian Rollini.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.