Ieri era il giorno degli innamorati. Ma l'amore è un sentimento cieco e l'oggetto può non necessariamente fissarsi su un essere umano; ci si può innamorare perdutamente di un'antica cascina, di un parco abbandonato, perché no di un'edicola di giornali. Non è un'inchiesta sulle perversioni ma l'esito dell'ultimo censimento del «Luoghi del cuore» presentato proprio ieri 14 febbraio dal Fai nei saloni di Banca Intesa, main sponsor del progetto. Si tratta, beninteso, della sesta edizione di un'iniziativa che ha già dato grandi frutti in questi anni: i cittadini italiani - sono stati un milione - hanno votato dallo scorso maggio fino a novembre i luoghi del Belpaese da proteggere, difendere o soltanto far conoscere ai più. Presenti alla cerimonia il presidente del Fai Marco Magnifico e il presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli. Le segnalazioni sono state 40 volte superiori all'edizione precedente svoltasi nel 2010. «Un record che dimostra come cresca negli italiani il senso di appartenenza del territorio e l'orgoglio nei confronti del Paese più bello del mondo» ha sottolineato Magnifico che ha presentato la classifica dei luoghi che hanno meritato il maggior numero di segnalazioni. Al primo posto, con 53.953 segnalazioni, si è posizionata la Cittadella di Alessandria, uno degli esempi più significativi di fortificazione settecentesca e che oggi è consumata dalla vegetazione a causa della proliferazione di una pianta infestante, l'ailanto.
Tra i primi cento luoghi da salvare, una decina sono in Lombardia, anche se il direttore di Banca Intesa Bazoli ne ha voluto citare uno fuori classifica reso fortemente d'attualità dopo il recente annuncio di tagli e dismissioni immobiliari da parte di Rcs. Parliamo dello storico palazzo del Corriere della Sera di via Solferino che, nei propositi dell'azienda, potrebbe essere alienato per contribuire a risanare i conti dell'azienda editoriale. «Sono contrario - ha detto Bazoli - al fatto che vengano alienati da Rcs quei luoghi che hanno un significato storico e culturale che non deve essere considerato superato dai tempi. Mi auguro - ha proseguito - che se ci sono inevitabili mutamenti decisi anche da situazioni economiche, queste non vengano ad intaccare quella parte di via Solferino che rappresenta uno scrigno dal punto di vista della conservazione dei valori e dei tesori storici della città di Milano».
Ma vediamo quali sono i luoghi del cuore dei lombardi. Luoghi, ha sottolineato Bazoli, «non di altissimo pregio artistico-culturale ma amati dai cittadini, dove si sono consumate le stagioni della loro vita».
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