Imprenditore disperato: «Pagatemi o mi do fuoco»

Imprenditore disperato: «Pagatemi o mi do fuoco»

«Non mi pagano da un anno e mezzo, cosi non posso andare avanti». Queste le parole riferite al centralino del 112 da un artigiano di 34 anni che ieri, poco dopo le 10.30, ha tentato di darsi fuoco all’interno della ditta per cui avrebbe eseguito dei lavori non pagati per una cifra decisamente alta soprattutto visti i tempi che corrono: 150mila euro.
L’uomo, esasperato, ha chiamato i carabinieri prima di cospargersi di benzina. I militari del nucleo radiomobile hanno inviato immediatamente due pattuglie nella sede di un’azienda che si occupa di termoidraulica, la Termocal srl di via Antonio Grazzini, 14, alla Bovisa. E lì i carabinieri hanno trovato effettivamente l’uomo che aveva con alcuni accendini e fiammiferi in mano e bagnato di benzina dalla testa ai piedi.
L’artigiano di origine campana che vive a Milano con la moglie, ha raccontato di avere un credito per l’installazione di pannelli per isolamenti termici con la ditta. Nonostante le sue numerose richieste, però, i titolari della società non avrebbero non avrebbe mai saldato il debito. Sul posto, insieme ai militari, è arrivato l’amministratore delegato della Termocal che ha spiegato di non aver commissionato i lavori all’artigiano in quanto lo avrebbe fatto la gestione precedente. Proprio davanti ai carabinieri, però, il manager si sarebbe comunque impegnato a venire incontro alle richieste dell’artigiano.

Davanti a queste parole l’aspirante suicida si è calmato e non è stato necessario ricoverarlo in ospedale.
Alla Termocal, dove abbiamo provato a telefonare ieri pomeriggio, l’amministratore delegato e i vertici dell’azienda erano «tutti assenti fino alla prossima settimana». Almeno secondo una solerte centralinista.

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