Una reliquia sottratta per il suo valore intrinseco e non certamente per quello economico. La scomparsa del teschio della beata santa Natalia - custodito in una teca e posato su un cuscino sotto una maschera d'argento nella cappella di Sant'Ippolito, all'interno dell'arcinota basilica di San Lorenzo Maggiore, al Ticinese - non sembra un reato attribuibile a una banda di ricettatori o giù di lì. «È molto più probabile che si tratti del gesto un po' fanatico di qualche fedele, particolarmente devoto alla santa e desideroso di portare quel che resta di lei nei paesi dell'Est Europa, dove la martire è particolarmente venerata: a parte la reliquia, infatti, dalla teca contenente il teschio non manca nient'altro. Persino la maschera d'argento che la ricopriva è stata lasciata dov'era».
Ne sono convinti gli investigatori del commissariato Centro che solo mercoledì mattina hanno ricevuto la visita di don Augusto Casolo, parroco di san Lorenzo, recatosi in piazza San Sepolcro a sporgere denuncia. Tuttavia nemmeno il sacerdote e i suoi collaboratori saprebbero ricostruire con precisione a quando risale la scomparsa della reliquia dalla cappella più piccola della famosa basilica dalle 16 colonne. I religiosi hanno spiegato infatti alla polizia che, mentre d'estate la cappella è parte integrante del consueto giro turistico della basilica e quindi accessibile a tutti, durante l'inverno viene aperta solo ed esclusivamente dietro richiesta. La teca è oggetto di vera e propria venerazione (è piena zeppa d'impronte, ndr) di fedeli romeni, ucraini e moldavi. Che pregano santa Natalia di Costantinopoli. Natalia, sotto l'imperatore Diocleziano, aiutò per molto tempo i santi martiri chiusi in carcere a Nicodemia. E poi morì il 1° dicembre del 311 vicino alla tomba del marito, il beato Adriano martire, proprio a Costantinopoli. Natascia, nome russo per eccellenza e diffusissimo nell'Est Europa, altro non è, infatti, che una variante del nome della santa.
Una ventina di giorni fa, durante normali operazioni di pulizia, un inserviente si era accorto che il cuscino su cui normalmente era deposta la reliquia era spostato. Tuttavia l'uomo non aveva rimosso la maschera d'argento per controllare se sotto ci fosse ancora la reliquia. L'altroieri, invece, uno dei collaboratori di don Augusto ha deciso di andare a vedere. Ha alzato quindi la teca e poi la maschera appoggiata al cuscino, scoprendo così che il teschio di santa Natalia era sparito.
Gli investigatori del commissariato Centro non hanno molti elementi su cui indagare.
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