Con l'auto sul sagrato del Duomo: la bravata dell'influencer milanese

Asia Gianese è entrata di notte in piazza Duomo in auto: "Cos'è che non possiamo fare noi?". Poi le scuse: "Una bravata per una scommessa persa"

Con l'auto sul sagrato del Duomo: la bravata dell'influencer milanese

"Comunque ragazzi, le telecamere non ci spaventano ok?". Inizia così il video della giovane influencer milanese Asia Gianese che ieri notte è entrata in piazza Duomo a bordo di un'automobile. "Inutile insistere con questa storia delle telecamere, io le spengo", ha spiegato nel filmato pubblicato, e poi rimosso, sul suo profilo Instagram.

"Muoviti, fai veloce che ho fretta", si è rivolta la 21enne al suo complice. Poi le immagini dell'auto che sfreccia in piena notte sotto la Madonnina. "Cos'è che non possiamo fare noi? Non possiamo vedere il Duomo da vicino?", ha domandato spavalda la giovane in macchina con un amico sul sagrato. E così, mentre in sottofondo risuonava il brano di Michael Jackson "Thriller", l'auto circolava nella ZTL di piazza Duomo sotto alla pioggia battente (guarda le foto).

Nel video è stato ripreso qualche passante e le forze dell'ordine in lontananza. Ma nessuno è intervenuto. Una bravata che ora potrà costarle molto caro. I militari, grazie alle immagini delle videocamere a circuito chiuso, sono al lavoro per rintracciare il proprietario del veicolo.

Dopo aver rimosso dal social i video girati in auto in piazza, ecco che sul profilo Instagram della 21enne è spuntata una nuova storia. "Mi rendo conto che era un gesto esagerato - ha scritto la giovane -. Abbiamo anche rischiato di essere sparati per tutti gli allarmi anti-terrorismo". Poi l'accusa alle forze dell'ordine riguardo al livello di sicurezza: "Comunque al di là dell'episodio io comincerei a dubitare della sicurezza della città di Milano dal momento che potevamo essere chiunque e nessuna forza dell'ordine ci ha fermato e nessun allarme è scattato".

"Era una bravata per una scommessa persa - ha continuato Asia Gianese cercando una giustificazione al quanto fatto -. So che è una stronzata, ma alla fine non abbiamo fatto male a nessuno".

Di certo il gesto avrà delle conseguenze a livello giudiziario e scatenerà le polemiche sull'efficienza della sicurezza in uno dei luoghi più sensibili della città di Milano. "Pensa se fosse stato un terrorista. Al posto di crocifiggerti, dovrebbero crocifiggere la sicurezza che non funziona", ha scritto qualche utente sul social.

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