La "Maestà sofferta" è donna nuda davanti al Duomo contro il femminicidio

L'opera di Gaetano Pesce, comparsa questa mattina davanti alla cattedrale, è del 1969 e denuncia la violenza sulle donne. L'installazione, che ha suscitato curiosità e perplessità, è piaciuta al sindaco Sala: "Il messaggio dell'opera è contemporaneo"

La "Maestà sofferta" è donna nuda davanti al Duomo contro il femminicidio

È alta circa otto metri e rappresenta un corpo femminile. È comparsa questa mattina, in piazza Duomo, davanti alla cattedrale, l'installazione firmata da Gaetano Pesce, in occasione dell'appertura della Design Week. È intitolata "Maestà Sofferta" ed è un'immagine nuda colpita da un centinaio di frecce. Rappresenta la violenza sulle donne ed è ispirata alla storica poltrona "UP5&6", creata dal designer del 1969.

L'opera, che ha suscitato curiosità e qualche perplessità tra milanesi e turisti, è piaciuta, invece, al sindaco Beppe Sala: "È un'opera molto contemporanea, nonostante sia di 50 anni fa. È giusto che se ne parli, perché se ci stupiamo ancora quando succede un femminicidio, è giusto che attraverso questa testimonianza se ne riparli. È giusto rendere onore a Gaetano Pesce.

A me non dispiace affatto, mi sembra un messaggio contemporaneo". E a chi gli ha chiesto se la Curia fosse stata informata dell'installazione del Fuorisalone, il primo cittadino ha risposto: "Non ne ho la più pallida idea".

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