Al Manzoni una favola urbana a passo di danza

Debutta la Nue Dance Company con uno show che mescola performance e racconto

Viviana Persiani

Affidare l'apertura della stagione del Teatro Manzoni ad una compagnia di giovani che porta in scena uno spettacolo sperimentale, e nemmeno di prosa, potrebbe sembrare un azzardo. Il direttore artistico del teatro della via omonima, Edoardo Sylos Labini, è, però, un grande conoscitore dei gusti del pubblico e degli abbonati della storica sala. E così ecco che sarà la Nue Dance Company a tenere a battesimo il cartellone 2016-17 con «Bang! To the art», in cartellone fino a domani. In effetti, non ci si discosta molto dal classico, visto che «Bang! To the Heart» è un «dance show tale» nato da suggestioni shakespeariane, trasposte da Luca Lisci, autore e regista dello spettacolo. «Portiamo in scena una storia nata dalla fantasia del nostro regista che riprende i temi tanto cari a Shakespeare, ma rivisti in chiave moderna: il conflitto, l'amore, l'amicizia, il tradimento racconta Samantha Crippa, artista che si occupa della direzione della compagnia e della messinscena». Si tratta di una storia di strada: un gruppo di giovani combatte quotidianamente contro il concetto di appartenenza. Appartenere a chi? A che cosa? A se stessi, al proprio clan, all'amore, ai propri sogni? La storia fa da sfondo ai ballerini che, attraverso i passi di Hip hop, di break dance e sulle ali della musica classica, interpretano ciascuno il proprio personaggio, ognuno protagonista dell'avventura vissuta da due street gang, fra grattacieli e metropolitane, fra le ombre e le luci della città. «La storia viene videoproiettata e i ballerini riescono a dare vita ai loro personaggi ballando e trasmettendo emozioni al pubblico.

Si proietta anche una persona che scrivendo sui muri, a volte delle parole rigorosamente in inglese, altre disegnando, offre dei suggerimenti allo spettatore che resterà coinvolto e affascinato, oltre che dai graffiti (che si animano tramite il videomaking, accompagnati da strutture scenografiche mobili ed effetti speciali) anche dall'originalità della colonna sonora, dalle coreografie dei ballerini, (firmate da Vito Coppola) e dall'appassionante vicenda assolutamente ritmata». Un'autentica scommessa, visto la sperimentalità dello spettacolo: «In effetti, è uno show molto adatto al pubblico straniero, in lingua inglese e interamente danzato».

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