Un'altra frenata brusca sulla metropolitana, l'ennesima negli ultimi mesi e la seconda in pochi giorni, altri nove feriti fra i passeggeri (non gravi). Ieri è successo alla linea Rossa, su un treno che stava entrando nella stazione di Cadorna. Anche in questo caso si è trattato dell'entrata in funzione in automatico della «frenata di sicurezza». Non sono note le cause. Atm fa sapere che sono in corso le verifiche: forse si è trattato di un errore umano, forse di un guasto meccanico.
Gli episodi di «frenate fantasma» sulla metropolitana stanno diventando un caso problematico. Vista la frequenza dei fatti che si ripetono e le conseguenze: passeggeri caduti e feriti. Solo sei giorni fa una frenata sulla Verde, con cinque persone soccorse di cui una grave che ha riportato la frattura del bacino. Ieri l'ennesimo incidente. Il bilancio è di nove viaggiatori feriti, non in modo grave.
Poco dopo le 16, in un sabato di vagoni affollati per le feste di Carnevale, un treno della linea Rossa che proveniva da Cairoli si è bloccato bruscamente prima di entrare nella stazione di Cadorna. Il 118 è intervenuto per soccorrere i feriti, quasi tutti contusi, con sei ambulanze e un'automedica. Tra loro ci sono un bimbo di un anno, uno di otto e un'anziana di 70. Quasi tutti i passeggeri sono stati portati in ospedale in codice verde o medicati sul posto, uno in codice giallo. La circolazione è rimasta sospesa per circa un'ora tra Pagano e Cairoli in entrambe le direzioni e l'Atm ha istituito i bus sostitutivi per quella porzione di linea. Sul resto si sono registrati rallentamenti. Dopo il ripristino, fino alla fine delle operazioni di soccorso, i convogli verso Sesto hanno continuato a non fermare a Cadorna.
Anche in questo caso il problema è nato dall'entrata in funzione automatica della «frenata di sicurezza». Un blocco d'emergenza che scatta quando un treno supera, per un errore umano, per una discesa o per un pericolo e anche per pochi chilometri orari, la velocità prevista per un certo tratto di binari. Lo stesso era successo lunedì ma anche negli episodi degli scorsi mesi. Tra gli altri, il 6 febbraio e il 15 novembre 2018 (per ben due volte). Sulle cause dell'incidente non ci sono spiegazioni risolutive. Atm fa sapere che sono in corso verifiche per stabilire se in questo singolo episodio si sia trattato di errore umano o di guasto meccanico. Manca invece un'analisi riguardo al problema diventato generale delle «frenate di sicurezza», del fatto che siano fuori controllo e delle conseguenze sui passeggeri. «A nome di Atm - si legge in una nota -, il direttore generale assicura che l'Azienda farà tutto ciò che è necessario per essere d'aiuto concreto alle persone coinvolte».
«Ricordate a Sala che la sua idea è aumentare il biglietto, non i feriti - attacca ironico Alessandro Morelli, capogruppo della Lega in Comune -. Un incidente può capitare, ma con questa frequenza ora siamo davanti a un problema generalizzato». E Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Fi: «Ancora una frenata brusca e uno stop del servizio sulla M1.
Esigiamo fino da lunedì risposte da Granelli e da Atm per conoscere i motivi per cui si moltiplicano frenate e stop improvvisi che determinano situazioni di panico e di rischio. Prima di qualsiasi aumento del biglietto occorre garantire un servizio efficiente».
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