Milanesiana: «I debiti non ci fermano»

Elisabetta Sgarbi accusa: «La Provincia ci ha lasciato un buco, la Regione si è defilata». Si riparte a giugno

Milanesiana: «I debiti non ci fermano»

Eravamo quattro amici al bar, cantava Gino Paoli, finito recentemente nei guai per questioni contabili. E proprio i conti sono quelli che non tornano alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi che ieri al Dal Verme - alla presenza del solo assessore comunale Filippo Del Corno, del padrone di casa Massimo Collarini dei Pomeriggi Musicali e Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera - ha presentato il programma della rassegna culturale per questa estate 2015. Atmosfera un po' tristanzuola visto che, come hanno sottolineato gli astanti, la presenza istituzionale è andata sempre più assottigliandosi di edizione in edizione, e con loro le finanze, vitali per un festival che vuol essere internazionale. Durante la consueta presentazione di incontri, reading e concerti, è volato qualche straccio; da parte della Sgarbi, inviperita per le defezioni, e perfino del mite Del Corno, che non ci sta ad essere lasciato solo come rappresentante della cosa pubblica. Sotto accusa la Regione «che dopo il microcontributo di seimila euro nella passata stagione, quest'anno ha pensato bene di defilarsi». Ma sul banco degli imputati c'è soprattutto la buonanima della Provincia, non tanto per l'assenza giustificata dal caro estinto, quanto per aver lasciato al festival un «buco» di centomila euro. «A tanto ammontava il contributo concesso dall'ente per la scorsa edizione, che avrebbe coperto un quinto del budget totale della manifestazione - ha tuonato la Sgarbi - Peccato che, dopo tante passerelle, alla fine ci siamo sentiti dire che quei soldi non c'erano più».

Tant'è. La consolazione è che anche quest'anno la Milanesiana ci sarà grazie alla presenza, tra gli altri, di Fondazione Cariplo e Banca Intesa. Il programma della rassegna è fitto anche stavolta, pur in un palinsesto talmente variegato tra spazi e linguaggi da far perdere il filo. Anche stavolta c'è un tema: «Manie e ossessioni», titolo coniato da Claudio Magris «ma che ho immediatamente sposato - dice la matrona del festival - perchè di ossessioni buone o cattive ne ho tante anch'io». In calendario, per un periodo di 25 giorni che va dal 22 giugno al 16 luglio, una pioggia di eventi che si alterneranno nei teatri della città, tra Piccolo Grassi, Franco Parenti, Dal Verme e Noh'ma; e poi, come di consueto, nella Sala Buzzati di via Solferino, nell'Aula Magna dell'Università Iulm e a Palazzo Reale in collaborazione con MiTo. Ad inaugurare il Festival sarà la lettura dello scrittore israeliano David Grossman, seguito sul palco dalle note della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra. Le serate continuano il 23 giugno con il concerto di Franco Battiato, introdotto da Vincenzo Mollica, alla presenza del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. Il cantante sarà inoltre protagonista di una mostra personale allo IULM. Si prosegue al teatro Grassi con lo scrittore svizzero Joël Dicker, Paolo Giordano e la musica di Michael Nyman, e di nuovo la sera successiva, per un appuntamento con la grande letteratura. Sul palco del Dal Verme saliranno gli scrittori olandesi Michel Faber ed Herman Koch e David Nicholls, scrittore, sceneggiatore e autore, accompagnati dalla musica di Morgan.

Il 26 giugno gran ritorno di Umberto Eco, protagonista di una lectio al Teatro Studio. Collegata alla serate de La Milanesiana, la consueta sezione Aperitivo con l'Autore alla sala Buzzati: ospite d'onore, l'attrice Milena Vukotic.

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