Milano, altra brusca frenata sulla linea verde della metropolitana

Un'altra brusca frenata sulla linea della metropolitana milanese, questa volta sulla linea M2 all'altezza di Cassina dè Pecchi. Le cause sono ancora sconosciute e il Codacons chiede che si faccia chiarezza

Milano, altra brusca frenata sulla linea verde della metropolitana

È accaduto di nuovo e a distanza di pochi giorni da un incidente molto simile, avvenuto allo stesso modo, con un'altra brusca frenata. È successo in queste ore, ancora sulla linea M2 della metropolitana, questa volta vicino alla stazione Cassina dè Pecchi, nella zona sud del capoluogo lombardo. Due passeggeri sono rimasti feriti, ma la circolazione non è stata sospesa.

Sabato, invece, un episodio simile si era verificato alla stazione Cadorna, dove un sensore del binario aveva rilevato un'anomalia e bloccato bruscamente il treno che viaggiava a 32 chilometri orari. In quella circostanza, i passeggeri rimasti feriti erano nove.

Il Codacons: "Episodi inaccettabili, si faccia chiarezza"

Secondo quanto riportato da La Stampa, ora vorrebbe intervenire anche Codacons, il comitato dei consumatori. Che ha dichiarato: "È inaccettabile che possa essere messa così a repentaglio la salute e la sicurezza di migliaia di passeggeri che giornalmente utilizzano la metropolitana milanese. Atm deve garantire la sicurezza di tutti coloro che vengono trasportati dai loro convogli". L'associazione ha poi invitato tutti i coinvolti negli incidenti a contattarli "per avere assistenza legale e ottenere il risarcimento del danno". E sarebbe stato annunciato anche un esposto alla Procura "perché vengano accertate le eventuali responsabilità penali".

Le cause degli incidenti sono sconsciute

Le cause degli incidenti non sarebbero ancora state chiarite, ma Atm avrebbe dichiarato di lavorare su "due aspetti". Secondo quanto riferito dall'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, gli episodi di frenate brusche "sono aumentati in tre anni per poi diminuire nel 2018: nel 2015 sono state 67, nel 2016 sono salite a 79, nel 2017 sono salite ancora a 109, per poi scendere nel 2018 a 83".

Secondo quanto spiegato dall'assessore, poi, Atm starebbe lavorando "per affinare il rilevamento della criticità". "In ogni caso", ha concluso Granelli, "crediamo sia meglio avere un episodio di frenata o di rallentamento in più rispetto a un incidente che porterebbe conseguenze più gravi".

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