Milano arancione, raddoppiano i rom

Sotto la giunta Moratti i nomadi erano scesi a 1.500 in tutta la provincia. Con Pisapia sono 3mila

Milano arancione, raddoppiano i rom

I numeri sono numeri. I rom e i sinti sono aumentati durante l'amministrazione Pisapia. Dopo il Censimento 2008 a cura della Prefettura ne erano stati individuati 2.925. Censiti in merito alla tipologia di residenza ovvero in campi sia regolari che irregolari, in appartamenti, in roulotte, in insediamenti temporanei. Il 44% erano italiani, il 37% comunitari e il 19% extracomunitari. Dopo l'intervento della Giunta Moratti, attingendo ai fondi del cosiddetto Piano Maroni, i nomadi scendono a poco più di 1.500 unità in tutta la Provincia. Ma dall'estate 2010 ad oggi, tutto sembra ritornare ai livelli d'emergenza.

L'assessore alle politiche sociali del Comune Pierfrancesco Majorino a metà 2012 parla di 2.500 nomadi in città, nel 2013 si arriva a circa 3mila. Aumentano peraltro le occupazioni abusive degli appartamenti Aler. L'ultimo in ordine di tempo, in via San Paolino in zona Famagosta. «Con la Moratti abbiamo affrontato per la prima volta il problema degli insediamenti, dopo che per anni lo si dava come fenomeno fisiologico», spiega l'ex assessore della giunta di centrodestra Mariolina Moioli. «La linea del rigore e del rispetto delle regole premia sempre - insiste Moioli - . Con la linea morbida di Pisapia non c'è da meravigliarsi se tutto sia tornato ai livelli del 2008 e forse peggio ancora». L'assessore Majorino respinge però le accuse. «Gli sgomberi li facciamo eccome e non possiamo essere accusati di permissivismo, la legalità è il presupposto per una convivenza civile tra noi e loro. E i rom e i sinti in più sono più o meno quelli che dopo il progetto di rimpatrio della precedente amministrazione hanno deciso di tornare, sono gli stessi dell'era Moratti».

Matteo Salvini della Lega Nord, reduce dal sopralluogo del campo abusivo di via Montefeltro, va giù duro: «Majorino mente sapendo di mentire. Gli insediamenti illegali e le presenza degli zingari sono aumentati. Sono gli stessi milanesi a denunciare questa situazione. Vista la situazione economica dare i soldi agli zingari significa buttarli via. E dar loro le case popolari è a dir poco vergognoso. Bastino quelle che occupano abusivamente». Salvini fa riferimento ai 5 milioni stanziati dal ministero degli Interni, a cui il Comune aggiunge 300mila euro per la gestione sociale del problema. Majorino precisa che si tratta di «iniziative già intraprese dalla Moratti come l'inserimento scolastico e dal prossimo bilancio non ci saranno ulteriori finanziamenti».

Anche Riccardo De Corato, vicesindaco delle ultime amministrazioni di centrodestra, vuole replicare: «Trasferiscono i rom dagli insediamenti abusivi ai centri di emergenza sociale creando di fatto

vari Triboniano. Dopo aver speso 5 milioni dello Stato e 300mila euro dei contribuenti milanesi ci mancherebbe solo che il Comune spendesse altri soldi. Noi volevano allontanarli, Majorino intende invece renderli stanziali».

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