Milano, beccate a rubare le nomadi evitano il carcere perché incinte

Una delle due, in particolare, è stata rilasciata perché all'ottavo mese di gravidanza, quindi troppo prossima al parto. Su di lei pende una pena cumulativa pari a ben 22 anni di reclusione per reati contro il patrimonio

Milano, beccate a rubare le nomadi evitano il carcere perché incinte

Colte in flagranza di reato mentre cercavano di commettere un furto all'interno di un palazzo di Corso Sempione (Milano), due donne di nazionalità croata hanno evitato il carcere grazie al loro stato interessante.

L'episodio nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 13:20, quando i residenti hanno contattato le forze dell'ordine per richiedere il loro intervento. Allertati da alcuni rumori, avevano infatti visto le due donne trafficare di fronte alla porta di un appartamento, nell'evidente tentativo di forzarne l'apertura.

Sul posto gli agenti delle questura di Milano, che hanno colto le due ladre sul fatto. Come ulteriore prova della loro colpevolezza un cacciavite trovato abbandonato nel cortile interno dell'edificio. Le straniere avevano cercato di sbarazzarsene, senza tuttavia riuscirci.

Pluripregiudicate per reati del medesimo genere, sono state arrestate e condotte in centrale per le usuali pratiche di identificazione. Durante i controlli sono emersi tutti i precedenti delle due donne, entrambe 30enni, ma ciò non è stato sufficiente per far subire loro una giusta punizione. In evidente stato di gravidanza, le straniere hanno infatti evitato il carcere, tornando subito a piede libero con una semplice denuncia per tentato furto e violazione di domicilio.

Una delle due, incinta di 8 mesi, è stata rilasciata proprio perché troppo vicina al parto.

Su di lei pendeva, e pende tuttora, una pena cumulativa pari a 22 anni di reclusione emessa dal tribunale a seguito di diversi reati commessi contro il patrimonio. Ciò nonostante, anche in questa occasione è riuscita a farla franca.

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