Milano capitale delle multe. Parlano chiaro i dati di Palazzo Marino: assegnano il record di città più stangata d'Italia a quella che non pare proprio una metropoli di maleducati al volante, mentre il sindaco giustifica la spremitura dei milanesi a beneficio delle casse comunali (si parla di 325 milioni) con vago, imbarazzato rimprovero: «Non sempre siamo civili come dovremmo essere».
L'assessorato alla Sicurezza e polizia locale ha diffuso i dati delle sanzioni comminate nel 2017 dopo l'interrogazione di Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia. Le contravvenzioni, dopo sei mesi, sono sopra quota 1,5 milioni, leggermente in calo (in prospettiva) rispetto all'anno scorso, ma c'è da dire che stanno per arrivare altri sette autovelox, uno a giorni e gli altri, scaglionati, da settembre. Insomma, anche per l'anno in corso non si andrà molto lontano dalle 3.384mila multe del 2016. Solo per citare le prime voci, in sei mesi sono già state 338mila le infrazioni rilevate solo su Area C, 264mila sulle corsie riservate e 204mila casi di superamento dei limiti di velocità. E per spiegare una tale gragnuola di contravvenzioni, il sindaco fa ricorso all'argomento dell'educazione e del civismo, che a quanto pare sarebbe carente: «Si tratta - ha commentato Sala - di infrazioni ma il fatto è che in auto non sempre siamo civili come dovremmo essere. Il mio suggerimento alla Polizia locale è di prestare attenzione a quelle infrazioni che creano problemi per gli altri. I milanesi devono imparare sulla doppia fila, perché i parcheggi sono ancora troppi, e sui parcheggi dei disabili». Certo, le regole ci sono e vanno fatte rispettare, ma il sospetto è che tutta questa mole di verbali serva a raddrizzare i bilanci comunali, più che i comportamenti degli automobilisti scorretti. È l'idea del centrodestra, che chiede almeno un passo avanti: i proventi delle multe siano destinati a investimenti per la sicurezza. E anche il Codacons è critico: «Milano - dicono i consumatori - si conferma la città d'Italia più bersagliata dalle multe, con 362 multe ogni ora. I dati parlano chiaro: sedici multe ogni 60 minuti per le cosiddette 'soste odiose', vale a dire sul marciapiede, in seconda fila, sui passi carrabili e negli spazi riservati ai disabili». Il Codacons chiede al ministero dei Trasporti di «intervenire per porre fine alla disparità di trattamento tra i cittadini italiani».
«I cittadini si sentono perseguitati, le multe hanno perso la funzione rieducativa, ma servono solamente per far introitare al Comune ingenti somme di denaro», spiega l'associazione dei consumatori - ricordando la necessità tornare ad un sistema che «educhi il cittadino anche culturalmente». «Le somme percepite- conclude - devono essere reinvestite per la sicurezza stradale, intervenendo sugli incroci più pericolosi ed investendo per piste ciclabili, e su servizi di bike e car sharing».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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